Bollette del gas, la prescrizione scende da cinque anni a due: ecco come non pagare gli arretrati
Rivoluzione sui maxi-conguagli pluriennali nelle bollette del gas: in caso di ritardo della fatturazione per responsabilità del venditore o del distributore, l'utente sarà chiamato a pagare solo gli importi relativi agli ultimi 24 mesi e non più 60 come avviene oggi. Il taglio della prescrizione da 5 a due anni è stato previsto dalla legge di Bilancio 2018 e rappresenta un bel passo in avanti per evitare di ritrovarsi a pagare importi stratosferici che superano anche i 10 mila euro. Leggi anche: Catastrofe fiscale. Tra un mese scatta la rapina In sostanza il cliente potrà eccepire la prescrizione e pagare solo gli importi fatturati relativi ai consumi più recenti di 2 anni. La riduzione della prescrizione da 5 a 2 anni era già prevista per le forniture elettriche dallo scorso 1° marzo, in attuazione della Legge di bilancio 2018. Inoltre, i venditori saranno tenuti a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi risalenti a più di 2 anni. In alternativa tali importi dovranno essere evidenziati in maniera chiara e comprensibile nella fattura contenente anche gli importi per consumi più recenti di 2 anni. In ogni caso, i venditori sono tenuti ad informare il cliente della possibilità di eccepire gli importi prescrittibili e a fornire un format che faciliti la comunicazione della sua volontà di non pagare.