Manovra, il governo dice no all'Unione europea: niente modifiche al rapporto deficit/Pil al 2,4%
Tanti saluti all'Unione europea: il governo italiano conferma la legge di Bilancio e spedisce a Bruxelles una lettera con un bel No a modifiche scritto a caratteri cubitali. È questo l'esito del Consiglio dei ministri che doveva dare una risposta in extremis alla Commissione Ue che aveva chiesto di correggere la manovra e soprattutto il rapporto di deficit/Pil al 2,4% e il debito pubblico. "Attacco e non difesa", spiega una fonte leghista da Palazzo Chigi, vale a dire nessun passo indietro, anche se Lega e M5s come misure distensive hanno acconsentito ad includere nuove clausole di salvaguardia nel caso le previsioni sulla crescita si rivelassero troppo ottimistiche e il rapporto deficit/Pil sforasse il 2,4: si parla di dismissione immobiliare più corposa (lo Stato conta di vendere i propri immobili a un prezzo maggiore) e di controllo della spesa stringente.