Manovra, il retroscena da Bruxelles: deficit italiano verso il 3%, ci obbligheranno a 5 anni di sacrifici
Il deficit toccherà il 3 per cento e Bruxelles avvierà la procedura per violazione della regola del debito. Risultato: ci aspettano almeno cinque anni di sacrifici per risanare i conti e azzerare il deficit. E' il conto salatissimo che l'Europa presenterà al governo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio e che ha spinto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chiedere all'esecutivo, in merito alla manovra di "sviluppare, anche nel corso dell'esame parlamentare (della manovra, ndr), un dialogo costruttivo con le istituzioni europee". Leggi anche: "Troppe complicazioni, ora...". Il vaffa a Di Maio: Giorgetti lo manda a casa Il novembre di fuoco, sottolinea Repubblica, partirà lunedì 5 novembre con l'Eurogruppo: Giovanni Tria sarà di fatto sotto processo per non avere rispettato i patti sul deficit mettendo potenzialmente a rischio la tenuta dell'eurozona. Poi l'8 novembre, la Commissione europea pubblicherà le previsioni economiche d'autunno, le uniche che faranno testo per le decisioni dell'Ue. Da Bruxelles fanno sapere che verranno smontate le previsioni di crescita del prossimo anno, con il Pil che non avanzerà dell'1,5% ma intorno all' 1%. Il che porterà a un deficit più alto rispetto al 2,4% fissato dal Tesoro, forse addirittura verso al 3 per cento. Il 13 novembre scadrà infine l'ultimatum della Commissione Ue senza che l'esecutivo Conte abbia modificato la manovra e con numeri ancora peggiori di quelli pronosticati. A quel punto l'Italia sarà bocciata e il 21 novembre verrà avviato l'iter per la procedura d' infrazione. E l'Italia per raggiungere il pareggio di bilancio dovrà quindi azzerrare il deficit con almeno 5 anni di nuovi sacrifici.