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Cgia di Mestre: ecco tutte le tasse per le imprese

La Cgia di Mestre stima fa i conti per le imposte che devono pagare le aziende. La stangata sarà di 76 miliardi di euro

Ignazio Stagno
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Il calendario scandisce le sprangate fiscali.Il governo si è accanito sulle imprese e ora gli imprenditori devono mettere mano al portafoglio. Tra novembre e dicembre le imprese dovranno onorare ben 28 scadenze fiscali e contributive che costeranno almeno 76 miliardi di euro. Ad affermarlo e' il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. “A seguito di ben 28 scadenze fiscali e contributive che si concentreranno nei prossimi mesi di novembre e dicembre, le imprese italiane – denuncia – saranno chiamate a versare allo Stato e agli Enti locali almeno 76 miliardi di euro. Sfiancate dalla crisi e sempre piu' a corto di liquidita', c'e' il pericolo che molte piccole e micro imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Secondo una stima della Cgia, l'imposta che richiedera' lo “sforzo” finanziario piu' importante e' l'Iva: le imprese dovranno versare all'Erario 26,5 miliardi di euro. L'acconto Ires, vale a dire l'imposta sul reddito delle societa' di capitali, garantira' alle casse dello Stato 16,9 miliardi di euro, mentre il pagamento dell'acconto Irap (Imposta regionale sulle attivita' produttive) portera' altri 11,6 miliardi di euro di gettito. Le altre scadenze che gli imprenditori dovranno onorare sono le ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti del settore privato e quelle riferite ai lavoratori autonomi (pari a 12 miliardi di euro) , gli acconti Irpef (4,8 miliardi) e il pagamento della seconda rata dell'Imu (4,4 miliardi). Dal gettito complessivo, pari a poco piu' di 76 miliardi di euro, non sono state incluse le cifre riguardanti i versamenti relativi all'ultima rata della Tares (la nuova tassa sui rifiuti) e i contributi Inps a carico delle imprese e dei dipendenti. L'ammontare della spesa, per una Srl con 12 addetti, superera' i 54.500 euro. L'incremento dell'aliquota ordinaria dal 21% al 22% e' scattato il 1° ottobre scorso. Il calendario - Ecco tutte le scadenze: Imu - Verso la meta' di dicembre gli imprenditori saranno chiamati al versamento della seconda rata dell'Imu. Con la legge di Stabilita', gia' da quest'anno possono dedurre dal reddito di impresa il 20% dell'Imu. Tares, di fatto, l'applicazione del nuovo tributo ambientale e' stata posticipata a fine anno. La normativa, infatti, ha stabilito che i Comuni possono decidere il numero delle rate di versamento. La determinazione dell'ammontare complessivo dovuto a titolo di Tares avverra' con l'ultima rata di dicembre, dalla quale saranno detratti gli importi effettuati in precedenza. Sul fronte irpef invece da quest'anno acconti sono rincarati dal 99 al 100%.  

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