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Interessi negativi anche in Italia: così la banca ti paga per prestarti i soldi

Cristina Agostini
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Arriva la rivoluzione del tasso negativo anche in Italia. Dal lunedi 22 ottobre fino al 30 novembre sul portale di Facile.it sarà possibile ottenere un prestito e poi restituire una somma inferiore a quella ricevuta. Certo per il momento si tratta di una rivoluzione piccola piccola visto che il finanziamento sarà di soli mille euro. «Ma servirà - dice Andrea Bordignone responsabile prestiti di Facile.it - per far conoscere ai consumatori il vantaggio di informarsi via web sui prestiti personali risparmiando cifre molto alte». L'offerta nasce dalla combinazione fra Younited Credit (piattaforma digitale di credito attiva in Francia dal 2011) che eroga il prestito e Facile.it che lo distribuisce. Leggi anche: Banche, hanno rubato i nostri soldi: dividendi, gli istituti coinvolti COME FUNZIONA - Intanto una premessa: il prestito non è finalizzato.Vuol dire che il cliente può ritirare la somma e poi comprare (per esempio) il televisore nuovo usufruendo di un piccolo sconto aggiuntivo rispetto al tasso zero ormai largamente diffuso nel credito al consumo finalizzato. Il tasso negativo è dell'1% ed è legato al meccanismo del cash back. In sostanza il cliente si troverà sul conto 1.054 euro che dovrà rimborsare in ventiquattro rate da 43,46 euro. Alla fine del piano di ammortamento restituirà 1.043 euro, che in realtà saranno solo 989 euro grazie al cash back ricevuto inizialmente (1.043-54 di cash back = 989). Insomma il cliente rimborserà meno di quanto ricevuto.Condizioni rese possibili soprattutto dall'utilizzo del web che permette di abbattere i costi di intermediazione. «Le esperienze più significative di prestito personale a tasso negativo sono state fatte in Germania;basandoci su di esse, riteniamo che lo spostamento su internet produrrà una riduzione media dei tassi fra lo 0,5% e l'1%. Considerando che lo scorso anno, in Italia sono stati erogati prestiti per 22 miliardi, il risparmio potenziale sugli interessi potrebbe essere compreso fra i 300 ed i 500 milioni» dice Andrea Bordignone. REQUISITI - Il finanziamento è aperto a tutti (o quasi). Potranno richiederlo tutti i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e i pensionati. Non potranno ottenere il prestito, invece, gli utenti che non hanno reddito dimostrabile, non hanno una solidità finanziaria tale da consentirgli di pagare le rate e, soprattutto, quelli che hanno avuto in passato disguidi finanziari. «Sta iniziando una vera rivoluzione» insiste Andrea Bordignone. Al di là dei trionfalismi si tratta, per il momento, di un progetto pilota: limitato nel tempo (cinque settimane) e nel rischio (appena mille euro). Tuttavia per il sistema bancario si tratta di una nuova sfida considerando che il processo di disintermediazione colpisce il cuore dell'attività creditizia. Non più i soli servizi ma direttamente il credito. di Nino Sunseri

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