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Case in affitto, canoni e tasse: ecco cosa cambierà senza Imu

Abbassamento della cedolare, andamento dei costi di affitto e Service Tax, tutte le novità del nuovo decreto legge

Francesca Canelli
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Il decreto legge promulgato dal Governo sull'abolizione dell'imposta Imu sulla prima casa, apre nuovi scenari sul mondo degli affitti. Nonostante il blocco dei mutui sull'acquisto di una casa avrebbero dovuto accrescere il mercato dei canoni di locazione (affitti), non è stato così. Da un lato a causa del costo stesso dei canoni, ancora troppo elevato, dall'altro la crescita dell'offerta di vendita dei proprietari che cercano di locare gli immobili a disposizione per rientrare sui costi di gestione.  Tuttavia, come sottolinea il Corriere della Sera, il dl 102 oltre a eliminare la prima rata dell'Imu (la seconda è stata stoppata, ma il Governo è alla ricerca di coperture), contiene alcune disposizioni che cercano di aiutare gli inquilini e i proprietari a gestire questo delicato momento economico di transizione. Ci sarà ad esempio l'abbassamento della cedolare secca sui conttratti di locazione a canone concordato (ossia la tassa che se scelta racchiude in sé  Irpef, bollo e registrazione dell'immobile) dal 19 al 15%. Lo scopo è quello di diffondere questa tipologia di affitto, che infatti per altra tipologia di affitto vedrebbe la quota della cedolare salire al 21%. Inoltre la cedolare è applicabile solo se proprietario e inquilino sono soggetti a Irpef e solo su immobili residenziali: su un canone da 500 euro al mese si pagano attualmente 1260 euro, che scenderanno invece a 900.  I dati - Da un'elaborazione dei dati Nomisma, riportati dal Corriere della Sera, risulta che il costo medio di affitto di un appartamento di 80 mq su base nazionale scenderà da 1.230 euro a 1.010 in zone lussuose e da 1.030 a 940 in periferia. A Milano scenderà da 2.460 euro a 1.900 in zona lussuosa e da 1.000 a 760 in periferia, a Torino da 1.220 euro a 990 per case di lusso e da 650 a 510 in zone periferiche. Infine a Roma da 2.900 a 2.290 e da 1.140 a 860 euro. Per quanto riguarda i dati su cedolare secca più Imu, gli italiani hanno pagato nel 2012, su base nazionale media, 3.472 euro in zona di pregio e 1.969 in zona periferica. La Service Tax - L'Imu sarà sostituito dalla Service Tax. Decisione che in realtà non è compresa nel dl di sabato scorso, ma che sarà il pezzo forte della legge di stabilità, in arrivo a metà ottobre. Sarà composta da due parti: Tari e Tarsi. La prima sostituirà la tassa sui rifiuti e verrà pagata da chi occupa la casa, la seconda sarà una tassa sui servizi indivisibili, suddivisa tra proprietari e inquilini. Non si sa ancora quale sarà il costo esatto complessivo, nè se sarà modulata sul reddito e la percentuale che dovranno pagare gli inquilini. Una quota troppo alta per gli affittuari incentiverebbe infatti la morosità, mentre per le case disabitate sarà necessario un ulteriore ribasso delle richieste di canone, almeno fino al perdurare della crisi economica.  Il fondo di 20 milioni - Crisi che ha visto la cifra di sfratti annuale impennarsi fino a sfiorare l'emergenza. Solo nel 2012 sono stati decisi 67.790 sfratti, secondo i dati del Ministero degli Interni. A questo proposito è stato istituito per il prossimo biennio un fondo di 20 milioni di euro per chi non riesce più a pagare l'affitto. Se si pensa che la legge del 1998 stanziava per i primi tre anni circa 310 milioni di euro, senza tenere conto dell'inflazione, si capisce quanto i tempi siano cambiati.

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