Imu, Fassina (Pd): "Reintrodurla sulle prime case di pregio e dare un miliardo alle imprese"
Il viceministro dell'Economia: "Il decreto non è tax free e riflette gli interessi del Pdl, non del paese". E intanto di tagli a politica e burocrazia non si parla mai
"Si dovrebbe reintrodurre l'Imu sul 5% delle prime abitazioni di maggior valore e con il miliardo di euro all'anno recuperato coprire la deducibilità dell'Imu alle imprese. Tra rendita e fattori produttivi dobbiamo scegliere i fattori produttivi". Il viceministro dell'Economia Stefano Fassina torna alla carica dalle pagine di Repubblica allineandosi alle richieste dei sindacati e degli imprenditori: "Il documento proposto a Genova da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil sintetizza in modo chiaro e pienamente condivisibile le priorità del Paese. Non c'è tempo da perdere". "Il governo Letta - prosegue Fassina - ha compiuto scelte importanti con i primi decreti approvati. Altri passi deve fare con la Legge di Stabilità. Sul piano fiscale, si possono dare risposte immediate. Va ripristinato l'intervento sull'Imu delle imprese". Aumento Iva dietro l'angolo - Restano le criticità (e le critiche) al decreto sull'abolizione dell'Imu sulla prima casa. "Non è tax free - spiega Fassina. E' un utile compromesso, riflette in parte priorità del Pdl che non sono priorità del Paese". Secondo Fassina, "è chiaro" che si vuole evitare l'aumento dell'Iva ma è "altrettanto chiaro che aver dato priorità al taglio dell'Imu per il 10% delle abitazioni di maggior valore, con i conseguenti 2 miliardi di costo, rende il raggiungimento dell'obiettivo più complicato". Per Fassina occorre "rivedere quel passaggio". Tassando di nuovo le prime case di pregio. E intanto sui tagli (veri) alla politica e alla burocrazia si continua a fare resistenza.