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Il flop del redditometro:incassati 30 mln su 708,la Corte dei Conti lo boccia

Dai controlli fiscali nel 2012 il Fisco ha raccolto il 74 per cento in meno rispetto al 2011. Con i vecchi controlli lo Stato incassava di più

Ignazio Stagno
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Bocciato il redditometro. La Corte dei Conti ha analizzato il nuovo strumento dei controlli fiscali e lo ha paragonato al vecchio sistema. I dati raccolti dalla Corte parlano chiaro: dai controlli sintetici (cioè gli accertamenti casuali effettuati osservando i casi di discrepanza tra tenore di vita e dichiarazione dei redditi) nel 2012 il Fisco ha raccolto infatti il 74% in meno rispetto al 2011. Nel 2010 l'Agenzia aveva incassato 148 milioni circa (sono i numeri della Corte dei conti) che sono diventati 116 milioni nel 2011 e sono crollati a 30 milioni nel 2012. Strumento inefficace - "All'aggiornamento dell'accertamento sintetico – ricordano i giudici – erano stati connessi effetti finanziari per 741,2 milioni di euro nel 2011, 708,8 milioni di euro nel 2012 e 814,7 milioni di euro nel 2013". Per il 2012 la distanza tra l'obiettivo fissato dei 708 milioni e i 30 incassati è notevole. In cassa mancano 678 milioni di euro. E la situazione non migliora se si analizza il bilancio dell'Agenzia delle Entrate. Gli "007" del fisco con i 37mila accertamenti sintetici effettuati lo scorso anno il Fisco hanno rilevato 620 milioni di euro di maggiore imposta e incassato 122 milioni grazie a definizione con adesione o acquiescenza. Insomma la macchina dei controlli fiscali ancora non funziona. (I.S.)      

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