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Statali, con i prepensionamentiil governo vuole tagliare 200mila posti

Un piano concordato da Giovannini e D'Alia prevede un'uscita anticipata dal lavoro per gli over 57, con un risparmio di 2 miliardi

Ignazio Stagno
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Il governo a caccia di risorse mette nel mirino chi lavora nel Pubblico Impiego. Secondo quanto ha anticipato il Messaggero, il governo è pronto a varare un piano che prevede il taglio di circa 200mila dipendenti. Una percentuale importante se si considera che l'organico complessivo conta circa 3 milioni di dipendenti. Nessun licenziamento, nell'idea dell'esecutivo, ma un forte impatto di pensionamenti anticipati per gli over 57. L'obiettivo è quello di risparmiare circa 2 miliardi di euro. Secondo il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini e il ministro della Funzione Pubblica, Gianpiero D'Alia le risorse risparmiate andrebbero poi ridistribuite tra premi e incentivi alla produttività. Controtendenza - Una manovra quella di palazzo Chigi che, di fatto, andrebbe in controtendenza rispetto alla recente riforma pensionistica varata dalla Fornero e dal precedente governo e che, tuttavia, sarebbe tutta da verificare con i sindacati di categoria, già scottati dal blocco di contratti e retribuzioni. Il punto d'incontro, forse, potrebbe essere quello di una promessa di ulteriori tagli legati a superpensioni, consulenze e sprechi: che, specie secondo il leader della Cisl Bonanni, rappresentano il vero, grande problema della Pubblica Amministrazione. (I.S.)

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