Mps Antonveneta, si aggrava la posizione di Mussari
Concluse le indagini: per l'ex presidente anche l'accusa di Insider Trading. Indagata anche Jp Morgan
Partono dalla procura della Repubblica di Siena le notifiche di conclusione delle indagini sull'acquisizione di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi di Siena. Secondo le notizie che sono trapelate, le notifiche inviate alle persone fisiche o giuridiche sono tra le 10 e le 11. Si aggrava la posizione dell'ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari: secondo la procura senese avrebbe sfuttato le informazioni privilegiate in suo possesso, anticipando all'ex sindaco della città, Maurizio Cenni, e all'ex presidente della Provincia locale, Fabio Ceccherini, nonché al capo dell'investment banking di Jp Morgan, Enrico Bombieri, l'acquisizione di Antonveneta da parte del Monte Paschi. Secondo i pm, Mussari lo fece "al di fuori del normale esercizio della professione". Si configurerebbe, così, il reato di insider trading e la conseguente richiesta di rinvio a giudizio. Accuse e indagati - L'avviso di conclusione delle indagini è composto da dieci pagine. I reati vanno dalle false rappresentazioni in prospetto alla manipolazione del mercato, dall'aggiotaggioAall'ostacolo agli organi di vigilanza (Consob e Bankitalia). Quindi il reato di insider trading, contestato all'ex presidente. Nel mirino degli inquirenti c'è l'acquisto di Antonveneta dal banco di Santander, un investimento di circa 17 miliardi (secondo gli inquirenti un prezzo non conforme) e che, di fatto, ha svuotato le casse della banca più antica del mondo, la cui sopravvivenza, oggi, è a rischio. Tra gli indagati anche l'ex dg, Antonio Vigli, gli ex dirgenti e revisori dei conti, Daniele Pirondini, Raffaele Giovanni Rizzi, Marco Morelli, Tommaso Di Tanno, Leonardo Pizzecchi, Fabrizio Rossi e Pietro Fabbretti. Nel mirino Jp Morgan - Nel dettaglio, Mps è indagata per la presunta infrazione della legge 231 sulla responsabilità delle imprese per le carenze procedurali che hanno permesso i reati contestati ai nove dirigenti. Per i medesimi motivi l'avviso di garanzia è stato notificato anche a Jp Morgan, l'istituto statunitense che svolse il ruolo di banca agente nell'emissione delle obbligazioni chiamate Fresh. Il "bond Fresh", valore di 1 miliardo, ha avuto un ruolo centrale nelle indagini. Le modalità con cui fu gestita quell'operazione, che mirava a un rafforzamento patrimoniale necessario per il pagamento di Anonveneta, secondo gli inquirenti configura diversi reati.