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Governo, incentivi e bonus fiscali per le ristrutturazioni

Ignazio Stagno
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Nonostante l'Imu, arriva qualche buona notizia sul fronte casa. Il governo Letta, ha introdotto sostanziali variazioni in merito al decreto sul bonus fiscale per lavori di ristrutturazione edilizia. Stando infatti a quanto previsto dal testo di legge, la percentuale di spesa detraibile passa dal 36 al 50% e avrà durata sino alla fine del 2013. Il bottino da poter detrarre così diventa molto più consistente. Il tetto di spesa ammesso alla detrazione, che passa da 48mila a 96mila euro. Ma non è tutto: a  a questo tetto di spesa si aggiungono anche altri 10.000 euro previsti per l'acquisto di arredi per l'immobile ristrutturato. Il decreto su questo punto è chiaro: chi effettua lavori di ristrutturazione può non solo godere del bonus 50% per tali lavori, ma anche per acquistare mobili per arredare la casa.  Ristrutturazioni - Sul fronte ristrutturazioni, fino al 31 dicembre 2013 lo sgravio sui lavori di riqualifica della propria abitazione o dei condomini passa dal 36% con tetto massimo di 48 mila euro, al 50% con tetto massimo di 96 mila euro. Un balzo in avanti che cerca di incentivare le ristrutturazioni per rimmettere in moto il mercato dell'edilizia. Quando i termini del decreto saranno scaduti, il bonus dovrebbe ripristinare le vecchie caratteristiche. Mobili ed elettrodomestici: Il Senato ha esteso ai "grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, e A per i forni per le apprecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetca" la detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili "finalizzati all'arredo dell'immobuile oggetto di ristrutturazione". In pratica chi beneficia della detrazione Irpef sul recupero del patromonio edilizio agevolato al 36% può arredare l'immobile ristrutturato beneficiando della detrazione del 50% sui mobili che paga dal 6 giugno 2013. La condizione principale per usufruire di questo bonus è che si sia beneficiato della detrazione del 36-50% sulle ristrutturazioni edilizie. La data di inizio lavori deve essere precedente all'acquisto dell'arredo. Non è necessario che le spese di ristrutturazione siano pagate prima di quelle per i mobili anche se si ritiene debba avveniwere entro fino 2013.  Ecobonus - Novità consistenti anche sul fronte energia. Il bonus del decreto agevola chi ha intenzione di rendere la propria abitazione più ecofriendly. Il bonus energetico, che doveva scadere a giugno 2013, si protrarrà per altri sei mesi (al termine dei quali, non sembra esservi spazio per nuovi rinnovi). La quota detraibile passerà dal 55 al 65%, con valore dell'agevolazione dipendente dal tipo di opera messa in cantiere (anche pari a 100 mila euro, in caso di riqualificazione dell'intero edificio). Cosa fare - Per ottenere il beneficio fiscale basta pagare i lavori con bonifico bancario. A una condizione: i lavori possono terminare anche nel 2014, ma dovranno essere pagati entro la scadenza del decreto. E' fondamentale, inoltre, conservare tutte le fatture sulle opere per le quali si richiede il bonus. Per il bonus sulle agevolazioni è indispensabile indicare il percettore delle somme in sede di dichiarazione dei redditi, mentre per il bonus energetico occorrerà disporre della certificazione sulle caratteristiche dei lavori o dei materiali, ed entro 90 giorni dalla fine dei lavori inviare il tutto in via telematica a Enea. Senza fatture e documenti la detrazione, ovviamente non viene riconosciuta e il Fisco può pretendere indietro il risparmio con interessi e sanzioni.  (I.S.)

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