Tornano gli Agnellie si prendono il Corriere
La Fiat rastrella in Borsa i diritti di Rcs e sale al 20,1 per cento del capitale. E già si parla di Calabresi alla direzione
La Fiat ha conquistato il controllo del Corriere della Sera. Avrà il 20,1% del capitale al termine dell'aumento di capitale da 421 milioni appena concluso. L'investimento totale si aggira intorno agli 80 miliardi e segna una svolta nel futuro di via Solferino. Gli altri componenti del salotto buono hanno già manifestato l'intenzione di ritirarsi. La stessa Mediobanca, fino a poche ore fa primo azionista del Corriere, ha comunicato il ritiro. Fuori dalla partita anche Diego Della Valle proprietario dell'8,7%. Le indiscrezioni della vigilia lo dicevano intenzionato a tentare il blitz. Poi però, gli entusiasmi si sono raffreddati. Probabilmente aveva ricevuto segnali eloquenti che gli sbarravano la strada. Di che natura fossero questi segnali si è visto nel pomeriggio. La comunicazione giunta da Torino ha chiarito la situazione. John Elkann prende in mano i destini del Corriere della Sera per farne, con ogni evidenza, qualcosa di molto diverso rispetto a oggi. Si parla già del possibile cambio di direzione: Mario Calabresi che si trasferisce a Milano al posto di Ferruccio De Bortoli che potrebbe diventare presidente della società editrice. Ma si parla anche di un'operazione a più largo raggio. Per esempio dell'integrazione di Publikompass (concessionaria di pubblicità di prioprietà Fiat) con Rcs Pubblicità. Ma soprattutto diventa attuale un'iniziativa ancora più ambiziosa. La riunione sotto una sola casa editrice del Corriere della Sera e de La Stampa. Il modello è quello della Newscorp di Rupert Murdoch. Il tycoon australiano, proprio in questi giorni, ha completato lo spezzatino del suo impero: da una parte tutta la carta stampata e in un'altra scatola le tv e il cinema. Un modello che Elkann conosce bene essendo consigliere d'anmministrazione di Newscorp.