Non ci sono i soldiper salvare l'Italia
L'aumento dei tassi, la recessione e le riforme mancate potrebbero costarci 75 miliardi. I fondi Ue però (60 miliardi) sono solo briciole
Grazie Draghi. Al sesto giorno l'Orso, da sempre sinonimo di ribasso in Borsa, ha deciso di concedersi una pausa: salgono le azioni, i nuovi Bot sono assorbiti dal mercato a tassi in alita ma senza le difficoltà temute. Grazie al presidente della Bce che, da Parigi, ha lanciato un monito che ricorda da vicino la sfida di un anno fa quando il banchiere scese in campo per salvare l'euro. «Lasciatemi dire – ha sillabato davanti al Parlamento francese – che la nostra politica monetaria è stata accomodante in passato, lo è adesso. E lo sarà ancora nel futuro prevedibile». Insomma, «siamo pronti ad agire di nuovo se necessario». Parole forti di herr Draghi, per niente imbarazzato dalle rivelazioni sul presunto buco derivati al Tesoro di cui hanno parlato alcuni giornali. (...) Ma come spiega Ugo Bertone su Libero di giovedì 27 giugno, nel giorno in cui non basteranno più le parole di Draghi, non ci saranno i soldi per salvare l'Italia. Dopo l'asta Ctz, raddoppiano gli interessi anche sui Bot. E oggi tocca ai Btp, con lo spread in discesa ma sempre nell'area dei 300 punti. L'aumento dei tassi, la recessione e le riforme mancate potrebbero costarci 75 miliardi. I fondi dell'Unione europea, pari a 60 miliardi di euro, sono soltanto briciole. Leggi l'approfondimento di Ugo Bertone su Libero di giovedì 27 giugno