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Imu, tutte le scadenze sulla casa: chi paga e chi no

Abitazioni principali esentante dall'acconto di giugno, ma il 17 in molti dovranno sborsare comunque: lo Stato conta di incassare 10 miliardi

Giulio Bucchi
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Italiani salvi dall'Imu? Sì, ma non tutti. E il rischio è che chi non pagherà la prima rata il 17 giugno, in mancanza dell'abolizione definitiva da parte del governo Letta si ritrovi a dovere pagare due rate entro il 16 settembre, con saldo il 16 dicembre. Il congelamento, come noto, riguarda soltanto le prime case e i terreni agricoli, ma la tassa più odiata dagli italiani cela ancora qualche insidia. In definitiva: chi deve pagarla? E per cosa? Chi non paga l'Imu - Sul Corriere Economia è Stefano Poggi Longostrevi, dell'Associazione italiana dottori commercialisti, a disegnare la mappa per evitare trabocchetti e insidie. La sospensione dell'acconto decisa dal governo, con il decreto pubblicato il 21 maggio, esonera gli immobili abitazione principale accatastati nel gruppo A, esclusi quelli delle categorie A1 (immobili signorili), A8 (ville), A9 (castelli e palazzi) e A10 (gli uffici) anche nel caso siano registrati come abitazione principale. Se i coniugi hanno stabilito dimora abituale e residenza anagrafica in immobili diversi nello stesso Comune, solo uno sarà esentato dall'acconto. Se gli immobili sono in Comuni diversi, l'esenzione vale per entrambi. In caso di divorzio, sarà il coniuge assegnatario a godere dell'esenzione, a patto che vi dimori abitualmente e risieda anagraficamente. Il decreto sospende il pagamento anche per le pertinenze: le categorie C/2 (cantine, soffitte, locali di sgombero), C/6 (box o posto auto), C/7 (tettoia), ma l'esenzione vale per una sola pertinenza per categoria. Oltre ad abitazione principale e pertinenze, esonerati anche tererni agricoli (utilizzati per attività imprenditoriali o per diletto, oltre ai fondi incolti), le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa (adbite ad abitazione principale dei soci), gli alloggi popolari regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari. Chi paga l'Imu - Le date del 17 giugno e del 16 dicembre restano invece cerchiate con il pennarello rosso per chi l'Imu dovrà pagarla. Oltre dunque a chi ha abitazione principale in un immobile di pregio, si dovrà pagare la tassa (il Tesoro conta di incassare in tutto circa 10 miliardi di euro) per uffici, negozi, depositi, immobili commerciali e industriali, altri fabbricati strumentali, case affittate, sfitte o seconde case oppure date in uso gratuito a figli e familiari.  Il caso degli anziani - Resta invece il dubbio sugli anziani e disabili ricoverati in case di riposo e di cura e lì residenti: la loro ex abitazione principale, può essere soggetta al pagamento dell'Imu anche se non affittata. Decideranno, in questo caso, i singoli Comuni.

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