Dopo l'Imu, l'Iva: il governo troverà i soldi facendo saltare il bonus casa?
Coperta cortissima: per scongiurare l'aumento Iva servono 6 miliardi. Dove trovarli? Dalle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie
Al Tesoro la coperta è cortissima: lo sanno tutti, nel governo Letta e nell'eterogenea maggioranza che lo sostiene, ma di fronte a un'Italia al collasso ridurre il carico fiscale è ormai un obbligo, morale ed economico. Il guaio è che uno sforzo, notevole, è già stato fatto congelando (non eliminando) l'Imu sulla prima casa (o meglio, su parte delle prime case, come ha sottolineato il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio secondo cui l'imposta "non sarà tolta tutta a tutti". L'impatto negativo sulle casse dello Stato, per ora, è sopportabile a stento. Cosa fare, dunque, con l'altra grana in arrivo, l'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento? La scadenza è immediata: dal 1 luglio salirà l'aliquota Iva ordinaria, l'obiettivo sarebbe scongiurare l'aumento anche se dal Pdl chiedono, per bocca di Maurizio Gasparri, anche di ridurla dal 21 al 20 per cento. Praticamente impossibile, visto che solo per la prima ipotesi servirebbero 4 miliardi l'anno più altri 2 miliardi per coprire il gettito mancato del solo secondo semestre 2013. Come fare? Mario Sensini, sul Corriere della Sera, lascia trapelare un'ipotesi che saprebbe di beffa per i contribuenti oltre che di ennesima mazzata per un settore, l'edilizia, già in ginocchio per crisi e Imu. Gli unici "risparmi" che l'Erario potrebbe trovare nel breve spazio del prossimo mese e mezzo, infatti, verrebbero dallo stop alle detrazioni fiscali del 55% sulle ristrutturazioni edilizie. Chi invoca infatti il soccorso indiretto dell'Unione europea, che potrebbe allargare le maglie del rigore, sottovaluta un aspetto: la chiusura della procedura d'infrazione per il deficit eccessivo, ricorda il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta (Pd), "non libera risorse in automatico e il nodo finanziario resta". Dunque, la soluzione sarebbe la solita: con una mano qualcosa agli italiani e con l'altra toglierglielo di tasca.