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Debiti Pa, via libera della Camera: un mese ai Comuni e alle province per pagare

L'aula approva il Ddl di conversione del decreto legge: 405 sì e 107 astenuti. Ora la palla passa al Senato

Andrea Tempestini
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Boccata d'ossigeno per le imprese: l'aula della Camera ha approvato il Ddl di conversione del decreto legge per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriale nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. L'approvazione è arrivata con 450 sì e 107 astenuti. Non c'è stato alcun voto contrario. A favore del provvedimento hanno votato Pd, Pdl, Scelta Civica, Lega, Sel e Fdi. Il M5s si è astenuto. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato per la conversione definitiva, che dovrà avvenire entro il 7 giugno. La "fase due" - Come detto, il ddl passa all'esame del Senato dove ci saranno tempi più stringenti per le operazioni di pagamento e l'impegno, affidato alla prossima legge di stabilità, ad individuare "operazioni finanziarie finalizzate all'estinzione di debiti certi, liquidi ed esigibili delle amministrazioni pubbliche". Si tratta della cosiddetta "fase due" che fu sollecitata dai relatori del provvedimento alla Camera: l'obiettivo è ampliare il plafond di 40 miliardi messo a disposizione dal governo tra il 2013 e il 2014 per risolvere l'emergenza-debiti verso le imprese. Il provvedimento uscito da Montecitorio fissa tempi precisi per Comuni e Province: un mese dall'erogazione degli anticipi da parte del Tesoro. Viene inoltre precisato che le società "in house" devono far arrivare ai fornitori i pagamenti incassati dalle amministrazioni di riferimento.

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