Istat: Pil in calo per il settimo trimestre di fila, striscia negativa più lunga di sempre
Situazione difficoltosa per tutta l'Europa intera: Francia e Germania a rischio
Crisi, crisi e ancora crisi: la recessione in Italia sembra non finire più. Nel primo trimestre dell'anno infatti, il Pil, ha registrato una contrazione dello 0,5% su base congiunturale e del 2,3% su base annua. I dati rivelano che si tratta del settimo calo trimestrale consecutivo e che siamo di fronte alla striscia negativa più lunga mai registrata dall'inizio delle serie storiche. A peggiorare le previsioni anche i dati provenienti dall'Istat, peggiori persino delle stime degli analisti, che per i primi tre mesi del 2013 avevano previsto un calo congiunturale dello 0,3% per un decremento tendenziale del 2,3%. Nonostante la situazione drammatica, i numeri sembrano comunque mostrare un rallentamento della crisi rispetto al quarto trimestre del 2012, quando il Pil era sceso dello 0,9% sui tre mesi precedenti e del 2,8% su base annua. La variazione acquisita per quest'anno, quella cioè che si registrebbe se il Pil rimanesse invariato in tutti e tre i prossimi trimestri del 2013, è pari a -1,5%. Secondo Paolo Mameli, economista del servizio studi di Intesa Sanpaolo, "Il dato segnala rischi al ribasso sulla nostra stima di un Pil in flessione dell'1,5% nel 2013, visto che l'attività economica è attesa rimanere in territorio negativo nei trimestri centrali dell'anno, e anzi non è da escludere un peggioramento nei mesi da aprile a giugno". La situazione difficoltosa in cui verte il Paese coinvolge però l'intera Europa. Secondo la prima stima di Eurostat, il Pil è sceso nel primo trimestre di quest'anno dello 0,2% nell'Eurozona e dello 0,1% in Ue 27. Rispetto allo stesso periodo del 2012, il Pil ha registrato una flessione rispettivamente dell'1% e dello 0,7%. E peggio delle previsioni è andata anche l'economia tedesca, cresciuta di appena lo 0,1% destagionalizzato nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, dopo aver registrato un +0,7% nel quarto trimestre dell'anno scorso (dato rivisto dall'iniziale +0,6%). Su base annua, poi, il Pil della Germania cala dell'1,4%, dopo essere rimasto invariato nel quarto trimestre. Ufficialmente in fase di recessione entra invece la Francia, dopo che nel primo trimestre del 2013 il Pil ha subito una contrazione dello 0,2% replicando la performance negativa segnata negli ultimi tre mesi del 2012.