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Arriva la manovra: servonosei miliardi in venti giorni

Saccomanni al lavoro per scongiurare l'aumento dell'Iva, pagare la cassa integrazione in deroga e "sostituire" i due miliardi che entrerebbero a giugno con l'Imu

Matteo Legnani
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C'è chi parla di tre settimane. Chi invece di una sola settimana. Quel che appare chiaro è che il governo ha tempi strettissimi. Servono 6 miliardi di euro da trovare in fretta. Una manovra di di bilancio che servirà a scongiurare l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% (previsto a partire da luglio) che vale due miliardi di euro, sostituire gli introiti (altri 2 miliardi) derivanti dall'Imu (la prima rata di giugno è stata congelata), fare fronte all'emergenza discoccupazione (con il rifinanziamento della cassa integrazione inderoga per 1,5 miliardi). Un compito urgente per il neoministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che entro fine maggio vorrebbe definire pure il quadro delle misure da attuare nel 2104. D'altra parte, il premier Enrico Letta l'aveva detto nei giorni scorsi: è stato perso troppo tempo (da Bersani) e ora bisogna stringere i tempi.  Il provvedimento verrebbe adottato forse sotto forma di un emendamento del governo al decreto sblocca-debiti in discussione in Parlamento.  Il deficit del 2013 resterebbe in ogni caso sotto il 3% del Pil anche nell'aggiornamento del quadro dei conti che sarà sottoposto a Bruxelles nell'ultima settimana di maggio.

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