Tobin tax e tasse su barche e auto di lussoperché non fanno guadagnare
Dalle imbarcazioni l'Erario si aspettava risorse per 155 milioni di euro ne ha incassati solo 25
La Tobin tax (la tassa sulle transazioni finanziarie), la tassa sulle imbarcazioni e navi di lunghezza superiore ai dieci metri e quella sulle auto di lusso: nelle intenzione dello Stato avrebbero dovuto rimpinguare le casse, in realtà hanno fortemente deluso le aspettative perché nel frattempo i "soggetti" colpiti hanno cambiato rapidamente le loro abitudini. La Tobin Tax era nata per sensibilizzare il mondo della finanza alla base dell'ultima crisi, la tassa sulle transazioni finanziarie era stata introdotta a marzo e, come spiega il Corriere della Sera ci si aspettata unn gettitto di 1,16 miliardi di euro ma il risultato è stato tutt'altro: dopo l'introduzione della gabella le transazioni sono calate del trenta per cento. Barche e auto - Cambiano le crifre ma non la sostanza se si pensa alla tassa sulle imbarcazioni che superano i dieci metri: si stimava un gettito di 155 milioni di euro. Ne sono stati incassati 25. I diportisti sono scappati in massa oltre confine ancorando le loro barche in Croazia o in Francia per non pagare il balzello. L'Assomarinas ha calcolato che su 150mila posti barca c'è stato un calo del 15-20%. Nulla di illegale, ma certamente una scelta che ha sparigliato i calcoli delle previsioni. Per quanto riguarda la tassa sulle auto di lusso, l'imposta è entrata in vigore dal primo gennaio 2012: 20 euro per ogni kilowatt di potenza che superi il limite di 185 kilowatt. Per il 2012 si stimava un gettito pafri a 164,8 milioni di euro. Ma anche in questo caso è stata trovata la via di fuga: la prima è stata quella della cancellazione da pubblico registro automobilistico italiano e la reimmatricolazione in Germania con un risparmio che si aggira sul 42%. Ci sono poi da considerare anche gli effetti della crisi.