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Crisi, addio alla gita scolasticaE a marzo boom di cassa integrati

Nicoletta Orlandi Posti
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  Dopo un anno di studio sui libri, chiusi nella classi cosa c'è di meglio di gita scolastica di qualche giorno? Nei ricordi di ognuno di noi ci sono aneddoti, amori sbocciati in quella trasferta di comitiva accompagnata dal prof di turno, di solito quello che ha più feeling con i ragazzi. Purtoppo questa generazione di studenti è costretta a rinunciare anche a questo. Secondo l'osservatorio sul turismo scolastico del Touring Club Italiano resa nota dalla Coldiretti quest'anno neanche uno studente su tre parteciperà quest'anno alle gite scolastiche. Per effetto delle difficoltà economiche delle famiglie e della riduzione dei fondi per la scuola si stima che quest'anno - sottolinea la Coldiretti - ci sarà un calo di almeno il 20% rispetto ai 930mila studenti delle scuole superiori che nell'anno scolastico 2011/2012 hanno partecipato a una gita scolastica. In molti casi - continua la Coldiretti - sono gli stessi genitori a chiedere di eliminare le uscite extrascolastiche durante l'anno per contenere le spese ma anche per evitare discriminazioni tra i ragazzi che non possono più permettersi di partecipare. Ma una vera scure - precisa la Coldiretti - è rappresentata da una crescente indisponibilità dei docenti che non si vedono più riconosciuta l'indennità di missione nonostante debbano caricarsi di una pesante responsabilità, come dimostrano i ripetuti e gravi episodi di cronaca. Il risultato non è solo la drastica riduzione dei viaggi ma - sostiene la Coldiretti - anche un radicale cambiamento delle destinazioni che privilegiano in misura crescente le escursioni mordi e fuggi in giornata. Cassa Integrazione - La rinuncia a un viaggio in comitiva è comunque poca cosa se paragonata alla mancanza di lavoro. E qui i dati sono davvero drammatici. La Cgil avverte: la crisi attuale più grave di quella del 1929. E snocciola i dati della cassa integrazione che a marzo è esplosa. Con poco meno di 100 milioni di ore registrate lo scorso mese, la Cig aumenta in tutti i suoi segmenti (ordinaria, straordinaria e deroga), sia sul mese che sull'anno. Le 96.973.927 ore registrate a marzo segnano infatti un incremento consistente su febbraio (pari ad un +22,44%), mentre da inizio anno il monte ore complessivo è pari a 265.043.645 per un +11,98% sul primo trimestre del 2012. Tartassati - Dietro questa mole di ore, secondo i dati che emergono dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell'Osservatorio cig della Cgil Nazionale nel rapporto di marzo, sono coinvolti da inizio anno circa 520 mila lavoratori che hanno subito un taglio del reddito per 1 miliardo di euro, pari a 1.900 euro netti in meno per ogni singolo lavoratore. I dati della Cgil trovano conferma nel rapporto Uil relativo al 2013 secondo cui undici lavoratori su 100 del settore privato rischiano di finire in cassa integrazione nel 2013. Il segretario confederale Guglielmo Loy calcola che nel 2013 i lavoratori contribuenti dovranno sborsare mediamente 712 euro tra Imu, Tares e addizionali locali, "ma", osserva, "pochissime amministrazioni locali prevedono agevolazioni per coloro che hanno perso o rischiano di perdere il lavoro. E, con poco più di 800 euro, essere un bravo contribuente è una vera e propria impresa".  

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