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Ue, la Germania trucca i conti per far pagare la patrimoniale all'Italia

Sui dati della Bce Berlino vuol far passare il messaggio che gli italiani sono più ricchi dei tedeschi e giustificare il salasso sui nostri conti correnti

Giulio Bucchi
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  di Ugo Bertone  Poveri tedeschi. Sono più poveri dei ciprioti. Per non parlare di quegli spilorci degli italiani che non  fanno debiti, perché sono più ricchi degli americani. Queste e altre facezie si leggono nella prima edizione dello studio  sulla «Ricchezza delle famiglie» curato dalla Banca Centrale Europea. Uno studio che, secondo l'istituto di Francoforte, dovrebbe servire ad «affinare le decisioni di politica monetaria» ma che, per ora, serve soprattutto a dimostrare la validità della «legge di Trilussa», quella che fa vacillare la fiducia nelle statistiche quando  mal sviluppate ed interpretate. Prendiamo il dato di Cipro, Paese che, si sa, viaggia sull'orlo del baratro dopo l'esproprio dei depositi bancari. Le famiglie cipriote, nota la ricerca, vivono quasi tutte in casa di proprietà, mentre i tedeschi per la maggior parte pagano un affitto. Non solo. Lo studio di Francoforte, chissà perché, misura il reddito dei nuclei famigliari, sommando tutte entrate di un focolare. E così, se sotto un unico tetto abitano a Nicosia 10-12 persone, dal nonno ai figli fino ai nipotini, può capitare che le entrate totali sommate (ma non divise per il numero degli interessati) superino lo stipendio di un signore di Amburgo o della Slesia.   Leggi l'articolo integrale di Ugo Bertone su Libero in edicola oggi, giovedì 11 aprile    

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