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Polizza vita, uno scudo contro patrimonialeTutti i vantaggi dell'assicurazione

E' uno strumento esenti dalla minipatrimoniale sui capitali e dall'imposta di successione. Ma ha qualche svantaggio

Lucia Esposito
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In un momento di grande incertezza come quello che viviamo, ci si chiede quale sia investimento migliore, come mettere in salvo i propri risparmi. Il  Corriere Economia in edicola oggi, lunedì 8 aprile, spiega come la polizza vita sia uno strumento che offre molti vantaggi. Il primo, da non sottovalutare, è che sono esenti della minipatrimoniale dello 0,15% che colpisce nel 2012 quasi tutti gli altri investimenti finanziari. E in passato non sono neanche state colpite da patrimoniali che venivano applicate solo sui depositi e i conti corrent (come quella imposta da Amato)i. Offrono la garanzia di un rendimento minimo annuo e il consolidamento di un risultato. Non fanno parte dell'asse ereditario e sono esenti dall'imposta di successione, i capitali depositati su una polizza vita sono impignorabili e insequestrabili. Ultimo vantaggio riguarda la quota investita in titoli di Stato su cui si applicata una ritenuta più bassa (del 12,5% invece che del 205).  Gli svantaggi - Accanto ai vantaggi ci sono dei "contro". Il primo riguarda essenzialmente il riscatto, cioè la risoluzione anticipata del contratto che solitamente è svantaggiosa soprattutto se di decide di farlo nei primissimi anni dalla sottoscrizione. Visti i bassi tassi di interesse del mercato, sui nuovi contratti i rendimenti minimi garantiti sono minimi o addirittura non esistono. I costi, inoltre, possono essere rilevanti in quanto solo una parte deil premio versato dal risparmiatore viene investito. Solo una parte del rendimento annuale ottenuto viene riconosciuta al sottoscrittore (l'aliquota è in genere dell'ottanta per cento). 

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