Fisco, immobili: 57 miliardi di tasse nel 2013
In tre anni la tassazione sugli immobili è aumentata di 14 miliardi. Hanno messo Imu, Tares e hanno tagliato le agevolazioni mentre il mercato crollava
Il mercato immobiliare vive una crisi con pochi precedenti. Ma le tasse sull'edilizia non si fermano. Non calano. Anzi, schizzano verso l'alto. Quest'anno i balzelli sul mattone, secondo i calcoli effettuati dal Sole 24 Ore, sono destinati a sfiorare la storica quota di 57 miliardi di euro. In sostanza, è come se lo Stato e i Comuni prelevassero 800 euro da ognuno dei 67 milioni di immobili censiti dal catasto. Come sottolinea Il Sole, la media di 800 euro è una semplificazione, ma una semplificazione efficace per rendere l'idea: per intendersi, solo due anni fa la media era di 600 euro. Nuove tasse - Nonostante il crollo verticale della compravendite e delle nuove costruzioni, i rincari fiscali varati negli ultimi due anni ha fatto salire di oltre 14 miliardi la tassazione complessiva sul mattone. L'Imu, di fatto, ha ampiamente controbilanciato il calo dell'Iva e delle imposte di registro e ipocatastali sulle trasnazioni. E sulla stima della pressione fiscale sugli immobili nel 2013 - pari al 3,6% del Pil - pesano anche nuove stangate. In primis la Tares su rifiuti e servizi, che da quest'anno comporterà un rincaro di almeno un miliardo rispetto alla Tarsu e alla Tia. Un secondo recente aumento è il taglio dal 15% al 5% della deduzione forfettaria sugli affitti, previsto dalla riforma Fornero del mercato del lavoro e scattato lo scorso 1°gennaio. Quest'ultimo rincaro sarà superiore ai 500 milioni di euro.