Cerca
Logo
Cerca
+

Confocommercio, nel 2013 oltre 4 milioni di poveri

I dati da incubo diffusi da Confcommercio: 615 poveri al giorno dal 2006 ad oggi. E passiamo al lavoro il 26% del tempo in più rispetto a Berlino

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Nel 2013 ci sarà un "boom". Non quello di Beppe Grillo, però. Ma quello dei "poveri". Lo afferma la Confcommercio, secondo la quale nell'anno in corso si supererà ampiamente i 3,5 milioni di poveri certificati ufficialmente dall'Istat per il 2011. In termini percentuali, si tratta del 6% della popolazione italiana, contro il 3,9% registrato nel 2006. Il MiC - Il dato prevede un massimo di 4,2 milioni di poveri: la Confcommercio lo ha ottenuto dal Misery index Confcommercio (MiC), l'indicatore macroeconomico mensile che registra il disagio sociale e messo a punto dall'ufficio studi dell'associazione dei commercianti. Il MiC considera la disoccupazione ufficiale, la cassa integrazione, gli scoraggiati e il tasso di variazione dei prezszi di beni e servizi acquistati. 615 poveri al giorno - Confcommercio spiega che "le persone assolutamente povere erano meno di 2,3 milioni nel 2006 e dobbiamo riconoscere che l'Italia in cinque anni ha prodotto circa 615 nuovi poveri al giorno, con quest'area di disagio grave che è destinata a crescere ancora, e di molto". Notizie terrorizzanti. Comq le cifre: dal 2006 al 2011 la crisi ha ridotto sul lastrico più di 600 persone al giorno, per un totale di 1.120 milioni. Confronto coi tedeschi - Ci sono poi altri numeri snocciolati da Confcommercio che rendono ancora più amaro il quadro. Rigardano le ore di lavoro. Gli italiani lavorano più dei tedeschi e dei francesi, ma producono meno. In particolare, i lavoratori del Belpaese sono impiegato per 1.774 ore a testa, che in termini percentuali è il 26% in più dei tedeschi e il 20% in più dei francesi. Per ora lavorata, però, i tedeschi producono il 25% in più degli italiani, i francesi infine quasi il 40% in più.

Dai blog