Mps, richiesta risarcimento: 1,2 mld

La richiesta avanzata dall'istituto senese al Tribunale civile di Firenze: "I danni vengano pagati dagli ex dirigenti, da Nomura e da Deutsche Bank"

La banca dissanguata dalla gestione "rossa", ora, vuole batter cassa: ammonta a non meno di 700 milioni di euro la richiesta danni avanzata al Tribunale civile di Firenze dal Monte dei Paschi di Siena. L'istituto chiede il risarcimento in solido all'ex presidente Giuseppe Mussari, all'ex direttore generale Antonio Vigni e alla banca Nomura, con cui l'istituto senese aveva intrapreso l'operazione strutturata Alexandria, un clamoroso flop basato su indecifrabili derivati. Superà i 500 milioni di euro la richiesta di risarcimento avanzata da Mps verso Deutsche Bank, con cui il banco intraprese l'operazione Santorini: i 500 milioni di euro vengono chiesti in solido a Mussari e Vigni. La notizia è stata rilanciata da Reuters, che cita una fonte giudiziaria contattata dopo che lo scorso venerdì Mps aveva annunciato l'avvio di azioni di responsabilità e risarcitorie nei confronti degli ex amministratore, di Nomura e di Deutsche Bank. Per il momento i diretti interessanti, tutti contattati da Reuters, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. I criteri - Secondo quanto si è appreso, per quantificare l'ammontare del danno subito, Mps ha utilizzato come criteri la differenza tra il flusso degli interessi pagati e quelli ricevuti nell'ambito delle operazioni di long term repo; gli obblighi di marginazione e collateralizzazione che, per quanto concerne la sola Alexandria, hanno gravato per 111 milioni di euro l'anno sulla banca senese; le commissioni implicite che, per la sola Nomura, arrivano ad almeno 88 milioni di euro; infine la necessità di ricorrere all'emissione dei Monti Bond a seguito delle conseguenze negative procovacate dalle due operazioni strutturate (che avrebbero causato perdite pari a 730 milioni di euro sul patrimonio della banca. In sede di redazione del bilancio 2012 verrà deciso come computare al conto economico la correzione contabile di queste operazioni).