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La7 venduta a Cairo. E lui: "Patata bollente"

Urbano Cairo

Il commento di Urbano dopo l'acquisto: "Ho preso una patata bollente". Poi Mitraglietta non conduce il TgLa7: un'assenza che si fa molto notare

Andrea Tempestini
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L'annuncio arriva su twitter, da un parte interessata, Gad Lerner: "E' fatta, Telecom cede La7 a Urbano Cairo". Così il giornalista fa circolare la notizia: l'affare è stato concluso. Pochi minuti dopo la conferma ufficiosa di alcune fonti finanziarie e quella, ufficiale, di Urbano Cairo, che ha dichiarato: "La7? Ho preso una bella patata bollente". Un'unica battuta, al microfono di Radio 24, con cui è stata confermata l'acquisizione. Nella mattinata di lunedì 4 marzo si era riunito il cda di Telecom Italia Media: obiettivo, definire i dettagli dell'operazione. Un affare a due - Si è così conclusa la querelle, iniziata lo scorso luglio, e che aveva ripreso vigore lo scorso 6 dicembre. La gara per aggiudicarsi il terzo polo televisivo si era ristretta a due: da una parte Urbano Cairo, e dall'altra Clessidra, il fondo di private equity guidato da Claudio Sposito. Cairo è sempre restato il favorito nella trattativa, anche se lo scorso 18 febbraio era scaduta l'esclusiva per la cessione. E Mentana dov'è? - A trattativa conclusa e una volta ufficializzato l'affare, si è molto fatta notare un'assenza: quella di Enrico Mentana, che non ha condotto il TgLa7 delle 20 di lunedì 4 marzo. Il motivo? Una febbre. Eppure la giustificazione non è riuscita a disinnescare le ricostruzioni relative alla sua mancanza. Possibile che Mitraglietta, sempre presente e profondamente restio a rinunciare anche a una singola conduzione, si sia arreso a una febbre proprio nella sera in cui la sua televisione è stata venduta? Mitraglietta che rinuncia al suo editoriale in un giorno così importante? Difficile crederlo. Più semplice supporre che qualcosa non gli sia andata giù. Oppure, per chi preferisce una dietrologia più "leggera", si può immaginare che sia stata proprio la cessione de La7 a fargli venire questo febbrone. La "scommessa" - Mentana o non Mentana, il gruppo presieduto da Franco Bernabè, dopo lunghe riflessioni, ha così scommesso sul fatto che i multiplex digitali abbiano un valore maggiore rispetto a quello che gli riconosce il mercato. Così, se un giorno i multiplex dovessero venire espropriati per mettere all'asta le frequenze (come è successo con la gara per Lte e come accadrà a breve con altri due mux), il governo dovrà riconoscere a TiMedia almeno quei 350 milioni investiti dalla società nelle frequenze e nell'infrastruttura delle piattaforme digitali. Corrispettivo di 1 mln - L'accordo raggiunto tra Telecom Italia media e Cairo per la comprevendita di La7 prevede il riconoscimento a Telecom Italia media "di un corrispettivo pari a 1 milione di euro". Lo si legge in una nota, in cui la società controllata da Telecom conferma il via libera alla vendita del 100% della televisione. Prima del trasferimento della partecipazione, La7 sarà ricapitalizzata "per un importo tale per cui la società avrà, a quella data, una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 milioni di euro".  "Impegno a non cedere" - Le intese per la cessione di La7 al gruppo Cairo da parte di Ti Media comprendono l'impegno dello stesso gruppo “a non cedere La 7 per un periodo di 24 mesi”. E' quanto affermato dal presidente esecutivo di Ti Media Severino Salvemini nel corso della conference call per l'illustrazione alla comunità finanziaria dei risultati 2012 e il Piano 2013-2015 del gruppo.

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