Redditometro più leggero per le famiglie: salta la stretta su risparmi e scontrini
L'indicazione dell'Agenzia delle Entrate: addio all'idea dello "studio di settore" per nuclei familiari, medie Istat considerate solo nel contraddittorio
Un redditometro meno insidioso per le famiglie italiane. L'Agenzia delle Entrate sta mettendo a punto una versione light del temutissimo sistema di accertamento sintetico su redditi, patrimoni e tenore di vita dei contribuenti. L'obiettivo resta, naturalmente, smascherare gli evasori fiscali, ma senza accanirsi sugli onesti. O almeno questa è l'idea del Fisco. Come questa si concretizzerà, è ancora un po' difficile prevederlo. Gli acquisti di immobili - Restano tre i cardini del redditometro. L'esame delle spese sostenute, attraverso fatture, pagamenti online, scontrini. L'esame degli investimenti patrimoniali più ingenti: auto, immobili, pacchetti d'azioni. Il confronto del singolo caso con i cosiddetti "studi di settore" delle famiglie, ovvero, le spese medie Istat in base alla zona geografica e alla composizione del nucleo familiare. Le indicazioni dell'Agenzia dell'Entrate intervengono su secondo e terzo punto. Innanzitutto, si torna alle origini del provvedimento e si allarga lo spettro d'indagine sulla "presunta evasione fiscale" agli ultimi 5 anni. In pratica, come ricorda il Corriere della Sera, se il contribuente "sotto la lente" del Fisco ha ceduto un immobile per 100mila euro nel 2010 e ne ha acquistato uno nel 2011 per 200mila euro senza mutuo, dovrà spiegare all'Agenzia la provenienza di quei 100mila euro. Ma scaglionati in 5 anni, quindi di fatto dovrà chiarire dove ha preso, nel 2011, "solo" 20 mila euro. Gli "studi di settore" delle famiglie - Come ricorda Isidoro Trovato sul Corriere, il punto più controverso era però il terzo, quello degli "studi di settore" sulle famiglie. Le spese medie Istat, questa sarebbe l'indicazione dell'Agenzia. entreranno in gioco soltanto nel contraddittorio, mentre Equitalia valuterà soltanto le medie Istat per vivere e mangiare, quelle cioè più "comparabili". Sospiro di sollievo, dunque, per le famiglie: non serviranno archivi monumentali con scontrini e ricevute delle spese degli ultimi anni. Niente risparmi nel redditometro - L'ultima modifica riguarda i risparmi. L'Agenzia delle Entrate non dispone dei dati di 2009 e 2010, quindi non verranno presi in considerazione dal "nuovo" redditometro. Si saprà il numero di conti correnti intestati, non l'entità degli stessi conti.