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Finmeccanica, il suicidio dell'Italia: la Francia ci "frega" l'India

Inchiesta su Orsi, le nostre commesse bloccate mentre Hollande vola a Nuova Delhi con 5 ministri e 60 imprese per esportare tecnologie militari

Giulio Bucchi
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di Davide Giacalone Guardate quel che succede in India e avrete idea di come l'Italia si stia autodistruggendo, riuscendo a perdere contratti già operativi. Il presidente francese, François Hollande, sbarca capitanando una delegazione di cui fanno parte 5 ministri  e 60 imprese. Va a fare affari e contratta usando anche contropartite politiche, fra le quali l'appoggio per un seggio permanente indiano, nel Consiglio di sicurezza Onu. I francesi muovono alla grande la diplomazia degli affari, mentre noi facciamo galoppare la diplomazia delle manette, il cui successo consiste nell'arrestare chi dovrebbe fare concorrenza ai francesi. Qui da noi si discetta su quale sia la parte politica cui fa riferimento Giuseppe Orsi, amministratore delegato di Finmeccanica e detenuto, con una gran voglia di annetterlo alla Lega e facendo finta di non conoscere i suoi rapporti con il mondo cattolico e con l'Udc. A noi basta sapere chi è il destinatario politico della fregatura, nel mentre i francesi ne confezionano una gigantesca all'Italia. Il governo sarebbe dovuto intervenire subito, rimuovendo Orsi. Aveva il potere di farlo. Lo aveva già fatto, del resto, perché il precedente capo azienda, Pier Francesco Guarguaglini (lui sì potente e potentemente demolito), era stato rimosso in ragione di un avviso di garanzia. Poi rivelatosi privo di fondamento. Non solo in governo, invece, non ha mosso un dito, ma è riuscito a disertare il Salone Aereo indiano, tenutosi la settimana scorsa, cui non ha partecipato non dico un ministro, ma neanche un misero sottosegretario. E l'India è, per chi volesse dimenticarlo, il principale importatore mondiale di prodotti e tecnologie militari. Ora cancella il contratto per la fornitura di elicotteri, assestando un colpo duro alla nostra credibilità, a una nostra azienda e alla nostra bilancia commerciale. Lo stesso governo, del resto, che ha accettato di farsi menare per il naso relativamente alla sorte di due nostri militari, detenuti e sotto processo in India.  Leggi l'articolo integrale di Davide Giacalone su Libero in edicola oggi, sabato 16 febbraio

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