Baldassarri, Rizzoli, Cellino: tutti dentro
Tutti dentro. Una mattinata al cardiopalma: una serie di arresti. La magistratura ha ingranato la quarta e va spedita. Martedì scorso è toccata all'ex amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi accusato di corruzione internazionale per la commessa di 12 elicotteri all'India, avvenuta quando Orsi era ai vertici di AgustaWestland. Non ci sarebbero nuovi capi di imputazione ma il gip avrebbe dato l'ok alle manette perché l'ingegnere di Finmeccanica avrebbe fatto pressioni su alcuni quotidiani e sul Csm per sostituire il magistrato che sta realizzando l'inchiesta a suo carico: il pm Eugenio Fusco. Sempre nello stesso giorno, i pm milanesi depositano gli atti sull'inchiesta Maugeri, gli inquirenti ipotizzano che sia stato lo stesso Roberto Formigoni "il promotore dell'associazione a delinquere che ha operato intorno alla Fondazione Maugeri e ipotizzano il reato di associazione .a delinquere finalizzata alla corruzione Un giorno di (apparente) calma ed ecco la raffica di arresti: da Milano a Cagliari. La procura di Siena dispone l'arresto di Gianluca Baldassarri dell'ex responsabile dell'area finanza del Monte dei Paschi di Siena, ma qualche ora prima a finire in carcere è stato il presidente del Cagliari Massimo Cellino. il sindaco di Quartu Sanr'Elena, Mauro Contini e l'assessore Stefano Lilliu: per tutti le accuse sono di falso ideologico e peculato nell'ambito dell'inchiesta sui lavori allo stadio di Cagliari. A metà mattinatà arriva la notizia dell'arresto dell'imprenditore Angelo Rizzoli: per l'amministratore unico della "Rizzoli Audiovisivi srl" (oggi Tevere Audiovisivi srl) l'accusa è di bancarotta fraudolenta: un crac da 30 milioni di euro. Più che San Valentino sembra San Vittore. Vota il sondaggio di Libero: chi sarà il prossimo? Come se non bastasse sul web impazza una notizia-bufala di un mandato di arresto europeo contro il Papa che sarebbe stato spiccato da un fantomatico Tribunale con sede a Bruxelles per crimini contro l'umanità. La notizia delle dimissioni del Papa, infatti, ha scatenato la Rete. Una notizia del genere, d'altronde, non poteva non avere una notizia devastante nel pazzo mondo dei social netwiork. Volgarità, boutades, giochi di parole e, tra queste, anche quella di un mandato di cattura che dovrebbe essere notificato venerdì 15 febbraio che sarebbe la vera ragione che ha spinto il Papa alle dimissioni. Ormai non c'è più religione.