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Ue, accordo per il bilancio 2014-2020Monti: "Sono soddisfatto per l'italia"La Merkel: "Risanamento dei conti"

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I tagli sono i veri protagonisti dell'intesta per le spese comunitarie dei prossimi sette anni. Passa la linea del rigore voluta dalla Germania. E il Prof si accoda

Ignazio Stagno
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Dopo unma notte di trattative alla fine l'Unione Europea ha tovato l'accordo per il bilancio 2014-2020. Un accordo sofferto che comunque non lascia molto spazio alla crescita. A vincere è stata la linea del rigore e soprattutto quella dei tagli. La forbice ha toccato soprattutto i fondi destinati a infrastrutture, innovazione e ricerca. Per questi settori il taglio è di 13,84 miliardi. Nel solo capitolo "Connecting Europe", per la realizzazione di infrastrutture nel settore dei trasporti, delle reti e dell'energia, la cesoia taglia oltre 11 miliardi. fatti fuori anche buona parte dei fondi destinati all'amministrazione. Due miliardi in meno invece per gli Affari Esteri, ovvero la liquidità a disposizione di Cathrine Ashton. Il capitolo 4, che comprende anche il servizio diplomatico, nella bozza presentata da Herman Van Rompuy ai leader ha una dotazione di 58,767 miliardi. Non si toccano i fondi per gli aiuti ai cittadini più poveri, ma con un taglio: vengono stanziati 2,1 miliardi di euro, il Parlamento ne aveva chiesti 2,5 miliardi. Il budget 2014/2020 avrà un tetto complessivo di spesa  pari a 960 miliardi di euro per gli impegni e 908,4 per i pagamenti effettivi   (vale a dire i soldi effettivamente utilizzati per i progetti) rispettivamente 34 e 34,6 miliardi in meno rispetto  al budget del settennio precedente, 2007-2013. Monti contento per il rigore - Ma nonostante questo bilancio sia tutto lacrime e sangue il Prof ostenta il solito finto ottimismo: "L'Italia ottiene fondi aggiuntivi per 3,5 mld di euro sui sette anni rispetto alla prima proposta fatta da Van Rompuy ad inizio dicembre. Accanto a questa cifra - ha aggiunto - va considerato un minor onere per l'Italia di circa 600 milioni". Monti ha anche parlato dei fondi che riguardano l'Italia più da vicino: "Circa 400 milioni saranno stanziatiper l'occupazione giovanile in larga misura nel Mezzogiorno''. Il Prof poi ha sottolineato come il suo governo abbia provato a far passare le ragioni del nostro Paese: " L' Italia è tra i Paesi che più si sono battuti per tenere in conto le richieste del Parlamento, perchè crediamo che siano in linea con le esigenze di un'Europa che guarda al futuro. Sono soddifatto di questo risultato, abbiamo negoziato duramente -ha proseguito il premier- ho messo il Consiglio europeo di fronte alla   concreta e credibile possibilità di un veto". Angela esulta - E al coro di Monti non poteva mancare quello della Merkel. Anche la cancelliera esulta per l'accordo: "L'accordo sul bilancio settennale dell'Unione europea è buono perchè va in tre direzioni: crescita, risanamento e equlibrio fra contributori netti". Ma sia il Prof che la Merkel dimenticano che questo è un bilancio che taglia fortemente i fondi in tutte le direzioni. Ma loro volevano rigore, cinghia stretta e zero crescita.

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