Inchiesta Mps: nelle carte tutte le bugie dei vertici sull'acquisto di Antonveneta
Secondo gli inquirenti sono state date false informazioni e nascoste delle notizie
Una clamoorosa rivelazione che emerge dalle carte processuali dei magistrati di Siena che stanno indagandi su Monte dei Paschi. I contratti per il finanziamento che serviva ad acquistare Antonveneta sono stati modificati dopo le comunicazioni date al mercato e agli organi di vigilanza. Lo scrive il Corriere della Sera che precisa come a ricostruire cosa accade nell'autunno di 6 anni fa, sopno state alcune mauil scambiate tra i vertici di Mps e i verbali di interrogatorio deglla Gdf. Il 18 dicembre 2007 Raffaele Rizzi trasmette via mail la bozza del comunicato alle istituzioni finanziarie che sono disponibili a finanziare l'operazione, ma gli inquirenti sottolineano come la bozza interna alla banca del giorno successiva sia diversa da quella data al mercato nella parte in cui fa riferimento al finanziamento da un miliardo mediante nuove azioni. Insomma, gli investigatori hanno in mano materiale che dimostrerebbe come i vertici della banca abbiano mentito sulla natura dell'operazione.Ma questa sarebbe solo uan delle bugie che sarebbero state costruite ad arte per nascondere l vera natura dell'operazione. Secondo gli inquirenti sono state esposte false informazioni e occultate delle notizie. L'interrogatorio Questa mattina, mercoledì 6 febbraio l'interrogatorio di Antonio Vigni nell'ufficio della Procura di Siena condotto dai pm Aldo Natalini, Antonio Nastasi e Giuseppe Grosso. I pm, secondo quanto si è appreso contestano all'ex direttore generale di Mps i reati di ostacolo alla vigilanza di Bankitalia e false comunicazioni societarie. I difensori di Vigni, gli avvocati Enrico De Martino e Roberto Borgogno, hanno fatto sapere che il loro cliente intende rispondere alle domande della Procura.