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Borsa, crolla Piazza Affari: -4,5%. Spread su a 281 punti base

Piazza Affari lascia il 4,5%, giù tutti i listini europei, il differenziale Btp-Bund schizza a 281. E il Wsj punta il dito contro Silvio (ma dimentica la Spagna)

Andrea Tempestini
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Un lunedì nero, nerissimo per tutti i listini continentali. Maglia nera a Piazza Affari, che sprofonda: il paniere principale Ftse Mib ha lasciato il 4,5%, mentre il complessivo All Share il 4,27 per cento. Pesanti passivi in tutta europa: Londra perde l'1,62%, Francoforte il 2,34%, Parigi il 2,8 per cento. Nel Belpaese torna alta la tensione anche sullo spread: il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi ha raggiunto anche i 283 punti base, il massimo dallo scorso 9 gennaio, per poi ripiegare lievemente e chiudere a quota 281 punti. Pesanti anche le indicazioni sullo spread tra Bonos di Madrid e Bund, che ha chiuso a 354 punti base.  Colpa del Cav... - Tornano dunque le nubi sui mercati finanziari del Vecchio Continente. E di chi è la colpa? Del colpevole perfetto per la Ue, ovvio: Silvio Berlusconi. Almeno così la pensa il Wall Street Journal, che mette nel mirino le "promesse elettorali" del Cavaliere, che sarebbero responsabili del crollo borsistico e dell'impennata dello spread (ci si riferisce alla restituzione dell'Imu, al condono fiscale e alla riduzione dell'Irap). Secondo il Wsj, le politiche di Berlusconi "fanno temere una deviazione dell'Italia dal cammino del rigore". Il foglio finanziario, inoltre, cita il caso Monte dei Paschi di Siena che lambisce la sinistra e l'inchiesta della procura di Trani sulla manipolazione dell'Euribor tra le altre concause del lunedì nero. ...anche per il Ft - Alle stesse conclusioni, of course, arriva il Financial Times, secondo cui tra gli analisti "c'è preoccupazione sul fatto che, stando ai sondaggi, il centrodestra di Berlusconi sta restringendo il gap con il centrosinistra" e che, quindi, "il voto del 24-25 febbraio possa portare ad un'instabilità politica". Due assist in un giorno a favore di Monti, insomma, che pur annaspando nei sondaggi e rimanendo costantemente sotto la fatidica soglia del 15%, può contare sull'appoggio dei mercati finanziari, dei suoi analisti e di Angela Merkel, tra i principali responsabili, a vario titolo, dell'attuale crisi. E la Spagna? - Peccato però che quelle raccontate dal Wsj siano soltanto delle frottole. Rispetto a quanto dichiarato nelle scorse settimane, di "nuovo", c'è la restituzione dell'Imu (che per altro avverrebbe soltanto dopo un'eventuale vittoria di Berlusconi alle urne). Possibile che l'annuncio di Silvio possa destabilizzare i mercati europei? Difficile. A pesare, infatti , è la difficile congiuntura spagnola, il Paese maggiormente in crisi dell'Eurozona, dove è deflagrato lo scandalo sui presunti pagamenti illegali al premier spagolo Mariano Rajoy e al suo partito. Inoltre, sempre da Madrid, sono arrivati sconfortanti dati sulla disoccupazione, arrivata al 26 per cento. Ma dei problemi iberici, il Wsj non parla. Ovvio, la colpa è di Berlusconi...  

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