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Crisi, Confindustria: "Abbiamo toccato il fondo, peggio di così non si può"

E'la seconda recessione in cinque anni. "Si delineano i presupposti di un rimbalzo che può dare avvio alla ripresa"

Eliana Giusto
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  Peggio di così non può andare, per questo Confindustria si dice ottimista sul futuro del Paese: "L'economia italiana sta toccando il fondo della dura recessione, la seconda in cinque anni. Si delineano i presupposti di un rimbalzo che può dare avvio alla ripresa".  Sfiducia - La situazione attuale, infatti, è drammatica: la sfiducia, sostiene Confindustria, ha compresso la domanda interna "ben oltre quanto giustificato dalla situazione oggettiva dei bilanci familiari e aziendali", gli acquisti di beni durevoli sono scesi molto più del reddito reale disponibile, gli investimenti sono ai minimi storici in rapporto al Pil e le scorte sono bassissime.  Elezioni - Intanto però si allentano le tre cause del regresso: credit crunch, iper-restrizione dei bilanci pubblici e frenata della domanda globale. Ora, per la ripartenza è necessario "che si sollevi la cappa di paura creata dalla situazione politica interna". Quindi, prosegue Confindustria, "è cruciale che l'esito delle imminenti elezioni dia al Paese una maggioranza solida, che abbia come priorità le riforme e la crescita, fornendo così un quadro chiaro che infonda fiducia nel futuro e orienti favorevolmente verso la spesa le decisioni di consumatori e imprenditori. Rimarranno deboli le costruzioni, per le quali vanno prese misure specifiche".   

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