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Confindustria: Pagare subito i crediti alle imprese

Squinzi, presidente di Confindustria

Il documento programmatico di viale dell'Astronomia: "Per uscire dalla crisi serve una terapia d'urto, servono 316 miliardi di euro in cinque anni"

Andrea Tempestini
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  Per uscire dalla crisi "l'Italia ha bisogno di una vera e propria terapia d'urto, che deve segnare una forte discontinuità e produrre effetti economici immediati". E' quanto si legge nel documento programmatico che Confindustria presenterà ai partiti politici in vista delle elezioni. "Dobbiamo rendere nuovamente competitive le nostre imprese, abbattendo i costi e sostenendo gli investimenti".  "Pagare subito i debiti" - "Dare ossigeno alle imprese con il pagamento immediato di 48 miliardi di debiti commerciali accumulati da Stato ed enti locali, che sono debito pubblico occulto". Questo il primo punto della "terapia d'urto" che viale dell'Astronomia suggerisce di adottare per rilanciare l'economia del Paese. Si deve poi "tagliare dell'8% il costo del lavoro nel manifatturiero e cancellare per tutti i settori l'Irap che grava sull'occupazione", si legge nel documento programmatico Crescere si può, si deve approvato dalla Giunta di viale dell'Astronomia.  "Più ore di lavoro" - Al terzo punto della cura si consiglia inoltre di "lavorare 40 ore in più all'anno, pagate il doppio perché detassate e decontribuite". Si deve poi "ridurre l'Irpef sui debiti più bassi e aumentare i trasferimenti incapienti; aumentare del 50% gli investimenti in infrastrutture; sostenere gli investimenti in ricerca e nuove tecnologie; abbassare il costo dell'Energia". Le cifre - Con la terapia d'urto che Confindustria suggerisce di attuare alla politica, si suggerisce di "mobilitare 316 miliardi di euro in cinque anni". E' quanto afferma viale dell'Astronomia nel testo che verrà presentato ai partiti politici. "Il tasso di crescita - inoltre - si innalzerà al 3%; il Pil aumenterà in cinque anni di 156 miliardi di euro (al netto dell'inflazione), +2.617 euro per abitante; l'occupazione si espanderà di 1,8 milioni di unità, il tasso di occupazione salirà al 60,6% nel 2018 dal 56,4% del 2013 (+4%) e il tasso di disoccupazione scenderà all'8,4% dal 12,3% atteso per il 2014".  

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