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Scandalo derivati: si dimette dalla presidenza dell'Abi

A spingerlo verso le dimissioni un'operazione targata Nomura che potrebbe far perdere centinaia di milioni

Lucia Esposito
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"In questi tre anni - sottolinea Mussari - ho cercato di servire l'associazione mettendo a disposizione tutte le energie fisiche e intellettuali di cui disponevo, usufruendo dell'insostituibile contributo della direzione e di tutti i dipendenti dell'associazione". Comincia così la lettera con cui Giuseppe Mussari ha dato le sue dimissioni dal vertice dell'Abi dove era stat fortemente voluto da Bazoli e Profumo.  Mussari si avvicina alla politica prima con il Pd poi con il Pd, inizia a lavorare come avvocato, nel '93 diventa presidente della Camera penale senese, poi nel 2001 viene nominato presidente della Fondazione Monte Paschi di Siena. Nato a Catanzaro, 50 anni, molto lontano dal cliché del banchiere inamidato e formale,  Per lui le grane cominciano con l'acquisto di Antonveneta nel 2007, per risollevare il risultato del bilancio, i vertici ricorrono a un piano di ristrutturazione che però non produce i risultati sperati. Nel 2010, proprio lo stesso Profumo gli subentra alla guida di Mps. A  spingerlo verso le diimissioni un'operazione sui derivati targata Nomura che potrebbe far perdere alla banca senese, già in difficoltà, centinia di milioni di euro. I due istituti si rimpallano le responsabilità sull'operazione ad alto rischio messa a punto durante la vecchia gestione.    Leggi l'articolo di Antonio Spampinato: Scandalo derivati in Mps, Mussari si dimette dall'Abi     

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