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Fisco, pensionati esclusi dal redditometro

Nel mirino del Fisco finiranno solo i casi di evasione spudorata

Eliana Giusto
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  Dopo la polemica sui pensionati che entrerebbero nel mirino del fisco per eventuali incoerenze tra vitalizio e spese mediche, l'Agenzie delle Entrate, come riportato oggi dal Messaggero, ha precisato che "i pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro che è uno strumento per individuare i finti poveri e l'evasione spudorata". Solo casi eclatanti - Per evasione spudorata si intendono "i casi in cui alcuni contribuenti, pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto. A conferma di quanto detto, sia il chiarimento fornito nei giorni scorsi, ossia che già in fase di selezione, le posizioni con scostamenti inferiori a 12mila euro non saranno prese in considerazione; sia la convenzione annuale con il Ministero dell'Economia, in base alla quale l'Agenzia delle Entrate dovrà effettuare ogni anno 35mila controlli utilizzando il redditometro. È ovvio che l'azione sarà efficace se diretta a individuare casi eclatanti e non di leggeri scostamenti tra reddito dichiarato e quello speso". I sindacati - Soddisfatta la Cisl Pensionati. Dice il segretario generale Gigi Bonfanti: "Il fatto che l'Agenzia delle Entrate abbia voluto sottolineare l'esclusione dei pensionati e comunque delle posizioni con scostamenti inferiori a 12.000 euro dai calcoli riguardanti il redditometro ci sembra una forma di rispetto nei confronti di quella categoria di cittadini con un reddito minimo che già fanno fatica a portare avanti una vita dignitosa e che, con questo nuovo strumento, sarebbero stati costretti a subire l'umiliazione di giustificare anche le più piccole spese".   

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