Evasione fiscale, abolito il segreto fiscale in 44 Paesi
Addio al segreto bancario. Per 44 stati sarà avviato lo scambio automatico di informazioni fiscali per una più efficace lotta all'evasione internazionale. Diversi Paesi, tra cui l'Italia, si sono impegnati ad implementare il nuovo standard globale sullo scambio automatico di informazioni fiscali. "Una pietra miliare per la lotta all'evasione - commenta il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan-che porterà ad un cambiamento radicale nella nostra capacità di contrastare e scoraggiare l'evasione fiscale". Lo scopo dell'adozione di uno standard globale, sottolinea il titolare di via XX settembre punta a "rimuovere i sicuri rifugi per tutti coloro che cercando di evadere le tasse". La strategia del Fisco - Il piano prevede un ribaltamento totale degli standard sul segreto bancario. Insomma tra gli Stati che aderiscono all'accordo non ci saranno più segreti e sui conti correnti e sui depositi bancari. La road map prevede che gli intermediari finanziari raccoglieranno le informazioni sia sui conti intrattenuti al 31 dicembre 2015 che su quelli aperti successivamente mentre il primo scambio di informazioni tra autorità fiscali sarà nel 2017. Tra gli Stat che hanno aderito non figura la Svizzera, dove vengono depositati gran parte dei capitali italiani detenuti illegalmente all'estero. Gli Stati che aderiscono - Ecco l'elenco degli Stati che hanno accettato la sospensione del segreto bancario: Argentina, Belgio, Bulgaria, Colombia, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, India, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Malta, Messico, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Regno Unito; le tre dipendenze della corona britannica: Isola di Man, Guernsey e Jersey; Anguilla, Bermuda, Isole Vergini britanniche, Cayman, Gibilterra, Montserrat, Turks e Caicos.