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Inps, lettere pazze ai pensionati: è panico

Giulio Bucchi
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  di Sandro Iacometti «Gentile Signore, la informiamo che non ci risulta ancora pervenuto il suo modello Red relativo ai redditi dell'anno 2010, che le avevamo richiesto lo scorso anno. Pertanto, l'Istituto ha disposto la sospensione delle prestazioni da lei percepite, che verrà resa operativa nel corso dell'anno 2013». È questo il testo della lettera che sta facendo andare il panettone di traverso a centinaia di migliaia di pensionati. Le missive, che molti destinatari non esitano a definire «minatorie», inviate dall'Inps riguardano il cosiddetto Modello Red. Si tratta di dichiarazioni annuali, previste dalle legge, che devono essere presentate dai pensionati che percepiscono, oltre alla pensione, prestazioni previdenziali e assistenziali integrative collegate al reddito. Le tipologie sono circa trenta, ma la maggior parte delle erogazioni riguarda la maggiorazione sociale, l'assegno sociale, l'integrazione al minimo, la pensione ai superstiti, l'assegno di invalidità e i trattamenti di famiglia. Dal 2010 molti pensionati sono stati esentati dall'obbligo. La legge 102 del 2009 ha infatti stabilito che i dati fiscali necessari per gli accertamenti vengano trasmessi all'Inps e a tutti gli altri enti di previdenza e assistenza direttamente dall'Agenzia delle Entrate e dalle altre amministrazioni pubbliche in possesso di informazioni.   Leggi l'articolo integrale di Sandro Iacometti su Libero in edicola oggi, mercoledì 2 gennaio    

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