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La patrimoniale di Monti:ecco chi rischia di pagare

Andrea Tempestini
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  La situazione è stata inquadrata da Angelino Alfano, per il quale non ci sono dubbi: nell'agenda Monti "solo tre certezze: Imu, patrimoniale e aumento dell'Iva", ha scritto il segretario su Twitter. E proprio di patrimoniale ha parlato il Professore nel suo libercolo, una specie di riedizione Vangelo per i centristi: "Occorre un impegno di legislatura, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il carico fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico gravante su lavoro e impresa, anche trasferendolo sui grandi patrimoni e sui consumi". Patrimoniale, appunto. Un'idea che è piaciuta anche al leader del Pd, Pier Luigi Bersani, da tempo incalzato da Nichi Vendola sulla questione (il governatore della Puglia vuole infatti l'introduzione della patrimoniale). Bersani ha spiegato di non aver trovato "cose sconvolgenti" nell'agenda Monti, e ha sottolineato che "in ogni caso l'equità è uno dei punti cardine anche del mio programma". E per la sinistra, l'equità si declina con la patrimoniale. Ecco chi rischia - Ma chi potrebbe andare a colpire la tassa sui grandi patrimoni di cui ha parlato Monti? Di indicazioni precise ancora non ce ne sono, ma qualche certezza la si può ugualmente evincere. E' facile immaginare che il più odiato dei balzelli possa abbattersi sugli 11.500 contribuenti che dichiarano oltre 500mila euro e sui 2.700 che dichiarano oltre 1 milione di euro. Nel mirino anche i 57.800 contribuenti che dichiarano oltre 200mila euro. In altri termini, in prima linea per il pagamento della patrimoniale ci sarebbe quel 10% di famiglie più ricche che detengono il 45,9% della ricchezza degli italiani. Famiglie agiate ma che, è necessario sottolinearlo, già contibuiscono alla "causa fiscale" con alte quote.  Imu e case - La patrimoniale dei montiani, inoltre, potrebbe essere declinata anche in una rimodulazione dell'Imu. Il Professore non ha nascosto la necessità di rivedere la stangata sugli immobili, da parametrare in modo più preciso. L'obiettivo sarebbe aumentare l'Imu sui patrimoni immobiliari più consistenti, accelerando in parallelo la creazione del nuovo catasto sugli immobili, con rendite che rispecchino in maniera più omogenea i valori di mercati. Oggi, infatti, si registrano situazioni limite, poiché soprattutto nelle grandi città chi ha un'appartamento in un palazzo di periferia spesso paga più Imu di chi vive nelle case del centro storico, che hanno una rendita catastale inferiore nonostante i prezzi di mercato, che arrivano anche dieci volte tanto. Il record del Prof - Monti pensa alla patrimoniale, che altro non sarebbe che la "summa" di un anno di governo e di stangate. In meno di dodici mesi, il Professore ha introdotto l'Imu, la tasazione degli immobili all'estero con l'imposta di bollo, quella sui conti correnti bancari e quindi la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie: una serie di provvedimenti che ha già alzato in maniera esponenziale la tassazione sui grandi patrimoni. L'Italia, sottoposta alla cura Monti, è passata dall'ultimo al secondo posto - dopo la Francia - come livello di effettivo di tassazione sui patrimoni. Ma il Professore ancora non è sazio: con la sua patrimoniale mira a raggiungere la vetta della graduatoria, scalzando i cugini transalpini.  

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