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Grecia, c'è l'accordo sugli aiuti Ue: 43,7 miliardi entro il 2013

I 17 dell'Unione e Fmi: i fondi in cambio dell'abbattimento al 124% del debito pubblico di Atene entro il 2020

Giulio Bucchi
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  Aiuti per 43,7 miliardi di euro entro metà 2013 in cambio del taglio del debito pubblico al 124% entro il 2020. E' l'accordo raggiunto nella notte tra i 17 Paesi dell'Euro e il Fondo monetario internazionale per dare ossigeno alla Grecia e sventare il rischio-default di Atene, le cui casse sono schiacciate attualmente da un debito pubblico che l'anno prossimo dovrebbe raggiugere il 190% del Pil. Nel pacchetto approvato da Unione europea e Fmi (buy back, sospensione del pagamento degli interessi sui titoli, taglio degli interessi sui prestiti bilaterali e dei costi delle garanzie che la Grecia deve fornire all'Efsf, allungamento delle scadenze dei titoli pubblici) è previsto il versamento entro dicembre dei primi 34,4 miliardi e nel primo trimestre 2013, in altre tre tranche, di ulteriori 9,3 miliardi. Il via libera formale all'esborso è però rinviato al 13 dicembre prossimo, quando la decisione sarà stata approvata dai parlamenti nazionali che lo prevedono (a partire dal Bundestag tedesco). Il salva-Grecia - Le misure approvate comprendono la riduzione di 100 punti base degli interessi che la Grecia deve pagare sui prestiti bilaterali concessi dai partner europei nell'ambito del primo pacchetto di aiuti da 110 miliardi deciso nel maggio 2010. E ancora, la riduzione di 10 punti base dei costi delle garanzie che i 17 hanno fornito perché il fondo salva stati Efsf effettuasse la sua parte di finanziamenti ad Atene, l'allungamento di 15 anni delle scadenze dei prestiti bilaterali e la sospensione per 10 anni del pagamento degli interessi sul prestito Efsf. Le banche centrali nazionali rinunceranno ai profitti sui titoli pubblici greci acquistati sul mercato a prezzi scontati per versarli in un conto dedicato a partire dal 2013. Quanto al buy back, il Fondo monetario ha vincolato il proprio via libera al completamento della prima revisione del programma per la Grecia all'attuazione del riacquisto di obbligazioni di Stato da parte di Atene, che consentirà una corrispondente riduzione del debito. Draghi: "Più fiducia nell'Europa" - L'accordo, secondo il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, è positivo perché permette di "rafforzare la fiducia nell'Europa e nella Grecia". Soddisfatto anche il premier greco Antonis Samaras: "E' andato tutto bene. Per i greci comincia un giorno nuovo". E anche i mercati apprezzano: l'euro ha aperto in rialzo, con un cambio a 1,2994 dollari, dopo aver toccato un massimo a quota 1,3009, e 106,90 yen. Avvio positivo per i principali listini europei: Francoforte registra un progresso dello 0,71% a 7.343 punti, mentre Parigi apre in rialzo dello 0,66% a 3.523. Bene anche Amsterdam +0,60%  e la piazza di Londra che guadagna lo 0,40 per cento.  

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