La scure di Moody's sulla Francia:Parigi perde la tripla A
L'agenzia di rating spiega che la decisione è stata presa per l'incertezza dello scenario finanziario del Paese
La Francia non ride più. L'agenzia di rating Moddy's ha annunciato di aver tagliato il rating della Francia portandolo a "AA1" dalla precedente tripla "A". Sono passati i tempi in cui Sarkò si permetteva di ridere alle spalle dell'Italia: i cugini di Oltralpe annaspano nella crisi e vengono ritenuti inaffidabili. A sollevare i dubbi sulla stabilità della Francia in realtà era stato, la scorsa settimana, anche l'Economist che con una prima pagina dall'immagine eloquente titolava: "Bomba a orologeria nel cuore d'Europa". A Hollande la critica non era andata giù: "La Francia non è il malato d'Europa, è la quinta potenza economica mondiale, che ha tutte le risorse e deve solo rilanciare la sua competitivita", aveva dichiarato il ministro delle finanze Pierre Moscovici. Oggi però devono prendere atto delloOutlook negativo dell'agenzia di Rating. Nella nota Moody's spiega che la decisione è stata presa per l'incertezza dello scenario finanziario del Paese come risultato del "deterioramento delle prospettive economiche". D'altra parte, ha aggiunto l'agenzia Usa, il mantenimento dell'outlook negativo riflette le sfide strutturali del Paese a fronte di "una sostenuta perdita di competività". Immediato il commento del ministro delle Finanze, Pierre Moscovici secondo la decisione di Moody's rappresenta "una sanzione alla gestione del passato" che incita l'attuale governo "a mettere in opera rapidamente le riforme". Moody's spiega che in Francia si è registrato "un forte impegno sulle riforme strutturali e sul consolidamento delle finanze pubbliche". Tuttavia, aggiunge, "le misure a favore delle imprese annunciate a novembre, da sole, non hanno l'ampiezza sufficiente per ristabilire la competitività del Paese" Avvertimento all'Italia L'agenzia di rating, però manda un avvertimento anche all'iItalia. Le prospettive del sistema bancario italiano restano negative e i trend avversi sul settore ''restano evidenti''. Le banche del Belpaese si trovano ad agire in condizioni operative difficili, e sono alle prese con un ulteriore deterioramento della qualita' degli asset e un ristretto accesso al mercato per i finanziamenti. A scattare la fotografia e' l'agenzia di rating Moody's, secondo la quale molti di questi fattori ''avversi'' si sono intensificati nel corso del 2012 e questo trend ''probabilmente continuera'''. Anche se le banche italiane hanno ''rafforzato le proprie posizioni di capitale - afferma Moody's -, i livelli di capitale restano vulnerabili e al di sotto di quelli degli altri grandi sistemi bancari europei''. L'insieme di continui sviluppi negativi, ''alcuni dei quali al di la' delle aspettative di Moody's, e i continui rischi al ribasso, sono alla base dell'outlook negativo e delle pressioni sul sistema bancario italiano''. Le condizioni operative delle banche italiane sono ''difficili e rimarranno tali per i prossimi 12-18 mesi. L'agenzia di rating - si legge in una nota - prevede che il pil italiano si contrarra' fra il 2 e il 3% nel 2012'' mentre nel 2013 restera' invariato o calera' dell'1%, con rischi recessivi al ribasso''.