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Fornero dà il massimo aumento ai dirigenti del ministero del lavoro

Il ministro: per me è stato umiliante firmare l'aumento per tutti

Lucia Esposito
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Il ministro Elsa Fornero, davanti alla commissione del Senato, tratteggia il futuro dell'accordo sulla produttività tra sindacati e imprese e ha già pronta una griglia di indicatori cui legare, in un decreto, gli 1,6 miliardi stanziati con la legge di stabilità per incentivare la contrattazione aziendale. Ma è subito polemica con i sindacati:  tra i criteri che serviranno a valutare se concedere o meno il   beneficio fiscale'promesso agli accordi di secondo livello, infatti,  ci saranno non solo il maggior o minor peso della contrattazione   aziendale rispetto a quella nazionale, l'utilizzo effettivo  dell'apprendistato, la possibilità di utilizzare orari flessibili, la  redistribuzione delle mansioni ed il depotenziamento degli automatismi  che saranno inseriti negli accordi di secondo livello ma anche, dice   Fornero, una eventuale "rinuncia all'indicizzazione ai prezzi in via   automatica" che profila la possibilità che, per accedere agli   incentivi, i salari di produttività debbano abbandonare l'adeguamento  all'Ipca, l'indice di inflazione previsionale.  Legge del contrappasso Ma la Fornero, che è stata fortemente attaccata dai sindacati su questo punto, è stata costretta, come rivela lei stessa a una sorta di legge del contrappasso proprio sulla produttivit-: ha firmato il premio massimo per tutti i dirigenti del ministreo del Lavoro. E poi piange:  "Da ministro è stato   umiliante firmare per autorizzare il premio massimo per tutti i   dirigenti del mio Ministero", racconta sempre nel corso dell'audizione  al Senato. "Che tipo di selezione ci potrà essere se tutti prendono  il massimo?", si è chiesta, aggiungendo: "mi hanno detto che quelli  erano gli indicatori dell'anno precedente e che potevo solo   ratificarli".  

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