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Lo Stato pagherà in 30 giornima non rimborsa i vecchi debiti

Corrado Passera

Accolta la direttiva Ue: entrerà in vigore a gennaio e riguarda le forniture future La montagna di arretrati degli anni passati (da 70 a 100 miliardi) rimane intatta

Andrea Tempestini
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"Chiariamo subito: i vecchi debiti della pubblica amministrazione, una montagna la cui vetta  oscilla tra i 70 e i 100 miliardi di euro, restano lì. Intatti. Il governo però ha deciso di cambiare passo e di imporre allo Stato di pagare le imprese entro 30 giorni. Termine che - con una deroga - passa a 60 giorni per l'intero comparto sanità. In ogni caso, si tratta di una buona notizia. Il merito è, in realtà, solo in parte del governo tecnico di Mario Monti. La novità, infatti, contenuta in un provvedimento approvato dal consiglio dei ministri nella notte tra mercoledì e giovedì, è prevista da una direttiva europea. Norme che vanno inserite obbligatoriamente negli ordinamenti nazionali. Anche se stavolta - e non è poco - Roma ha anticipato i tempi dettati da Bruxelles: il termine per il cosiddetto recepimento scadeva a marzo 2013", spiega Francesco De Dominicis su Libero di venerdì 2 novembre. Già, lo Stato pagherà in 30 giorni ma non rimborserà i vecchi debiti: un nuovo schiaffo alle imprese. La montagna di arretrati, tra i 70 e 100 miliardi, resterà intatta. Leggi l'approfondimento su Libero di venerdì 2 novembre

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