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Energia, alimentari, edilizia: ecco dove si assume

Molte imprese stanno reagendo bene. Nel cibo, per esempio, 7 aziende su 10 vogliono ampliare l'organico: lo speciale di Libero sul lavoro

Giulio Bucchi
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di Giovanni Iozzia Il lavoro nobilita l'uomo, ma lo fa anche disperare. Soprattutto quando non c'è. O, meglio, quando non lo si trova. Perché l'occupazione è il risultato di un incontro fra domanda e offerta che spesso non avviene come dovrebbe. Sul mercato italiano c'è un problema di mismatching, dicono gli esperti: dicrepanza, incomunicabilità tra due bisogni, quello di chi è alla ricerca di un'occupazione e quello di chi ha necessità di forza lavoro, manuale o intellettuale che sia. La crisi è vera, le imprese sono molto caute ma non tutte sono in difficoltà, molte continuano ad assumere e spesso non trovano quello che cercano. E anche quando lo trovano lo scelgono con grande cura, si prendono il tempo che serve per valutarlo, cercano di pagarlo il meno possibile. Aspettano di capire come si stabilizzerà il quadro normativo e quello economico. Ma intanto assumono, decine ma anche centinaia. Come dimostrano le storie che cominciamo a raccontare da oggi. Su Libero in edicola oggi, 1 novembre, troverete un elenco di offerte di lavoro, i primi 200 posti dal Piemonte alla Sicilia.      Leggi l'articolo integrale di Giovanni Iozzia su Libero in edicola oggi, giovedì 1 novembre      

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