La Merkel scopre le carte:Ue controlli i singoli Stati
La Cancelliera al Parlamento tedesco: bisogna poter controllare i bilanci nazionali
Il Cancelliere tedesco Angela Merkel, giovedì 18 ottobre, il giorno dell'incontro con i capi di Stato a Bruxelles, ha parlato al Bundestag e non ha usato metafore: "Abbiamo fatto buoni progressi nel rafforzamento della disciplina di bilancio con il fiscal pact, ma siamo dell'opinione, e parlo a nome del governo tedesco, che dobbiamo fare un passo in avanti nel dare all'Europa il diritto di intervento sui bilanci nazionali". In pratica: La Germania vuole tenere in scacco tutta l'Europa. Merkel si è detta d'accordo con la proposta del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble di creare un commissario unico per l'euro e di rafforzare il Parlamento europeo e ha poi proposto la creazione di nuovi fondi dell'Unione europea per progetti speciali che devono essere finanziati dal denaro raccolto attraverso una tassa sulle transazioni finanziarie spiegando che " i fondi si tradurrebbero in un aumento della concorrenza". In pratica, ha proposto la creazione di un fondo di solidarietà per sostenere i paesi europei che hanno bisogno di riforme strutturali per superare la crisi. Questo introdurrà "un nuovo elemento di solidarietà" nell'unione monetaria. L'unica condizione per accedere a questi fondi sarebbe quella di impegnarsi a chiudere gli accordi delle riforme europee vincolanti per aumentare la loro competitività. Inoltre, i parlamenti nazionali devono approvarlo. Questo nuovo fondo potrebbe essere alimentato dalla tassa prevista sulle transazioni finanziarie. Il vertice La riunione di Bruxelles avvierà una due giorni di difficile discussione, il cui obiettivo finale è quello di ridisegnare l'assetto istituzionale dell'Unione monetaria europea. Difficilmente si arriverà a decisioni sostanziali. Il primo gradino da affrontare sarà quello dell'unione bancaria, cui dovranno seguire l'unione di bilancio, quella economica e quella politica. Caso Spagna Rispetto alal situazione spagnola, la Merkel ha precisato che il governo di Mariano Rajoy è l'unico che deve decidere se chiedere il piano di salvataggio europeo.Ha detto: "La Spagna è l'unica che può dire se fare appello al meccanismo europeo di stabilità (ESM), perché ha bisogno di un ulteriore sostegno oltre ai 100.000 milioni di euro offerti alle banche in sofferenza, ha sottolineato la Merkel al governo poco prima di partire per Bruxelles per il Consiglio europeo dei capi di stato e di governo dell'Unione europea. "La decisione è solo della Spagna se hai bisogno di aiuto e quanto", ha spiegato la Merkel, ricordando che il rapporto ufficiale sulle esigenze di ricapitalizzazione delle banche spagnole è ben noto. Caso Grecia La Merkel è intervenuta anche sul caso della Grecia, mentre il Paese è bloccato da uno sciopero nazionale che ha coinvolto i principali servizi. Gli aiuti dovranno essere sbloccati entro novembre gli aiuti dovranno essere sbloccati per evitare il default del paese, e Angela è intervenuta per tranquillizzare ."Non c'è alcun rischio di interventi incontrollabili nell'eurozona", come un default della Grecia o l'uscita dalla moneta unica del Paese. E ha aggiunto: "Vorrei che la Grecia rimanga nella zona euro", dice la Merkel poco prima di partire per Bruxelles in occasione del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea. Merkel ha ricordato che il Paese ellenico deve svolgere tutte le riforme concordate, sottolineando che i progressi compiuti da Atene e quelli ancora da compiere sono "due facce della medaglia. Il governo greco e molti all'interno dell'economia e della società hanno una forte volontà di cambiare".