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Liquidazioni, salta il paracadute: più tasse sul tfr

Mario Monti e Vittorio Grilli

Andrea Tempestini
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  La manovra mascherata di Monti, altresì detta "legge di stabilità", riserva brutte sorprese ogni giorno. Tra le altre: aumento dell'Iva, aumento dell'Iva dal 4 al 10% sull'assistenza socio sanitaria offerta dalle cooperative sociali, viene pesantemente ridotto il "pozzo" delle detrazioni fiscali (una norma omicida che, tra l'altro, è retroattiva), viene stabilizzato l'aumento che fu definito "temporaneo" delle accise su benzina e gasolio. Queste solo alcune delle norme: non si tratta di buone notizie per i contribuenti, già vessati da un anno di governo tecnico.  Tfr tassati - Ma, come detto, le brutte sorprese non sono terminate. L'ultima - ossia la prima novità che emerge dalle ultime bozze del provvedimento - è l'abolizione della clausola di salvaguardia sulla tassazione del trattamento di fine rapporto che fu introdotta nel 2007. Breve sintesi di quanto successo qualche anno fa: dopo la riforma dell'Irpef che risale al 2006, che in diverse circostanze avrebbe aggravato l'imposizione fiscale sulle liquidazioni, l'esecutivo concesse ai contribuenti la facoltà di optare per la tassazione secondo le vecchie regole, ossia in base ad aliquote e scaglioni più favorevoli. Monti e il suo governo, con un tratto di penna, cancellano questa possibilità. Il risultato? Un aggravio fiscale, ovviamente, sui nostri tfr.   

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