Della Valle, nuovo attacco a Marchionne:"Incompetente e improvvisato"
Monti: la Fiat non ha chiesto aiuti, la replica durissima del patron di Tod's
Dopo l'incontro fra i vertici del Lingotto e il governo, Diego Della Valle ha criticato nuovamente Sergio Marchionne e i dirigenti Fiat: “questi improvvisati” che “dicono a noi imprenditori seri che in un momento di crisi non si fanno investimenti per fare nuovi prodotti, mentre noi resistiamo solo perchè innoviamo". "La Fiat - insiste Della Valle - è stata presa "con le mani nella marmellata perché se ne voleva andare, con gli uffici stampa che lavorano più degli uffici progettazione". ”. Per l'imprenditore marchigiano si tratta “di cose di una banalità tale che l'indisponenza nasce dal fatto che si vuole prendere in giro con argomenti neanche troppo convincenti”. Inoltre, ha continuato Della Valle, “qualcuno venerdì scorso in maniera molto elegante con un comunicato stampa ha detto che non avrebbe rispettato più nulla. Vorrei chiedere a loro se trovano elegante questo modo di fare”. Il presidente di Tod's ha poi sottolineato che “noi siamo una tipologia di impreditori abituati a farcela da soli. Non è che tutte le mattine ci alziamo e andiamo dallo Stato a chiedere aiuti di sorta”. La replica di Marchionne La Fiat conferma il proprio impegno in Italia ma il governo deve rimuovere le zavorre che frenano la produttività. Lo ha affermato l'amministratore delegato dell'azienda Sergio Marchionne intervenendo all'Unione Industriale di Torino. "Come la più grande impresa privata italiana - ha sottolineato - faremo tutto il possibile per contribuire alla risoluzione dei temi in agenda". Tra questi, secondo il manager, ci sono i freni che bloccano il Paese. "Il Governo deve fare la sua parte per rimuovere quelle zavorre che stanno ancorando il nostro Paese al passato", ha affermato smentendo una volta per tutte la vendita dell'Alfa Romeo. Poi un'ammissione: "Ho cercato costantemente di coinvolgere in questi 8 anni un partner straniero per la Fiat e non ci sono riuscito. In questo ho fallito". Nonostante la mancanza di partner tuttavia, Marchionne ha evidenziato come l'azienda "non sia malata. La Fiat nel suo insieme è sana e in ottima forma" e ha confermato gli obiettivi del 2012: ricavi superiori a 77 miliardi di euro, utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi. Poi stoccata a Diego Della Valle e a Maurizio Landini, leader della Fiom. Al primo che questa mattina aveva parlato dei vertici della Fiat come di "improvvisati" che raccontano "cose di una banalità tale che l'indisponenza nasce dal fatto che ci si vuole prendere in giro con argomenti neanche tanto convincenti", Marchionne ha risposto, senza tanti giri di parole, di "smetterla di rompere le scatole". Al secondo che auspica un futuro tedesco per l'Alfa, ha detto che "il fatto di attaccarsi allo straniero come al salvatore dell'Italia è la più grande pirlata che abbia mai sentito in vita mia". La precisazione di Monti II premier ha ribadito che l'azienda nell'incontro di sabato non ha chiesto ammortizzatori sociali: "Non è stata chiesta cassa integrazione in deroga, non sono state chieste concessioni finanziarie e non sarebbero state accolte", ha detto Mario Monti aggiungendo che il governo è impegnato a creare "condizioni di contesto per favorire la presenza industriale del settore auto in Italia. Siamo impegnati, non in aiuti finanziari, ma a valorizzare il patrimonio di ricerca e innovazione del settore". E proprio a questo proposito, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha spiegato che l'esecutivo è al lavoro per trovare una "soluzione utile per l'intero sistema italiano, partendo dal caso Fiat" su meccanismi di incentivazione fiscale e normativa per le esportazioni. Il tutto mentre il governo (Passera e Fornero) incontreranno i sindacati mercoledì prossimo, alle 10,30 per discutere delle problematiche del gruppo Fiat.