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Della Valle: "Marchionne incapaceè lui vero problema della Fiat"

Il patron della Tod's contro l'ad e gli Agnelli: "Noi imprenditori italiani non vogliamo essere accomunati a questi 'furbetti cosmopoliti'"

Matteo Legnani
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  Ieri, all'annuncio dell'intenzione di rivedere il futuro di "fabbrica Italia", sull'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne erano piovuti i prevedibili strali della Fiom e della sinistra, Nichi vendola in testa. Ma oggi Marchionne è finito nel mitino di un altro imprenditore (con malcelate ambizxioni politiche): Diego Della Valle, per il quale Marchionne è "inadeguato", e costituisce insieme agli azionisti (Agnelli e John Elkann in testa) "il vero problema" della casa torinese, perchè "sta facendo le scelte sbagliate o, peggio ancora, le scelte più convenienti senza minimamente curarsi degli interessi e delle necessità del Paese". Per Della Valle "continua questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat, del suo inadeguato Amministratore Delegato e in subordine del Presidente. Assistiamo infatti da alcuni anni a frequentissime conferenze stampa nelle quali, da parte di questi Signori, viene detto tutto e poi il contrario di tutto, purchè sia garantito l'effetto mediatico, che sembra essere la cosa più importante da ottenere, al di là della qualità e della coerenza delle cose che si dicono. Marchionne e Company hanno superato ogni aspettativa riuscendo, con alcune righe, a cancellare importanti impegni che avevano preso nelle sedi opportune nei confronti dei loro dipendenti, del Governo e quindi del Paese. E' bene comunque che questi 'furbetti cosmopoliti' - chiude la nota - sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro".  

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