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Oggi l'Eurogruppo dirà sì agli aiuti: ma in Germania cresce la fronda anti-Spagna

Giulio Bucchi
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  L'Eurogruppo ha votato all'unanimità per dare 100 miliardi di euro di aiuti alle banche spagnole. E' forse l'unica buona notizia in un venerdì di turbolenze politiche e finanziarie nel Vecchio Continente. I ministri delle Finanze dell'Eurozona, riunitisi in teleconferenza, hanno dunque risposto alla richiesta fatta arrivare da Madrid lo scorso 25 giugno.  I prestiti per la ricapitalizzazione delle banche spagnole saranno concessi in tranches con una maturità media "fino a 12,5 anni", e con un una maturità massima per singolo prestito "fino a 15 anni". Trenta miliardi di euro saranno messi a disposizione dell'EFSF "per essere usati in caso di urgenti e inattesi bisogni finanziari", si legge nella nota dell'Eurogruppo. "Accogliamo la decisione con favore, è in linea con le raccomandazioni del Fmi", ha commentato la presidente del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde secondo cui l'applicazione di queste misure "contribuirà ad un significativo rafforzamento del sistema bancario spagnolo". "Rischio contagio" - Peccato che le reazioni dei mercati siano pessime. Salgono gli spread di Spagna e Italia, le Borse crollano con Piazza Affari fino a -4 per cento. E a Madrid proseguono gli scontri e gli incidenti per le strade, con sempre più ampie fette della popolazione e delle forze dell'ordine unite nella protesta contro i tagli stabiliti dal governo (e dell'Unione europeo). Le reazioni internazionali, non a caso, sono di preoccupazione: "Il contagio è in corso e non da oggi", ha spiegato Mario Monti. "E' difficile dire quanto sia venuto e venga da Grecia, Irlanda, Portogallo, o dalle banche spagnole ma il contagio è quel disagio che attraverso i mercati colpisce in termini di maggiore incertezza e minore fiducia nell'irreversibilità dell'intergrità dell'euro, e di maggiori tassi interesse, paesi legati sullo stesso carro ma che, per ragioni storiche struttuali, non sono seduti sulla panca più centrale e solida di guida del carro medesimo". Resta, dice ancora Monti, "l'obiettivo per l'Italia di non essere soggetto attivo di contagio verso gli altri e di cooperare affinchè l'Europa si dotasse, e si doti, di più efficaci strumenti di lotta contro il contagio".    Fronda in Germania - L'ok agli aiuti appariva scontato, dopo il via libera arrivato dalla Germania e dalla Finlandia. Ma dal Bundestag di Berlino (dove hanno votato sì 473 deputati su 583) è il ministro delle Finanze della Merkel, Wolfgang Schaeuble, a ricordare quanto grave sia la situazione: "Anche la semplice apparenza di una minaccia alla solvibilità dello stato spagnolo può portare a un aumento del pericolo di contagio nell'Eurozona, così come potrebbe farlo la debolezza di alcune banche spagnole". Cattive notizie per l'Europa, cui si aggiunge la "fronda" del partito della cancelliera Angela Merkel: secondo fonti ben informate, 22 parlamentari della Csu avrebbero votato contro. Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, i 100 miliardi potrebbero essere in parte utilizzati dal governo di Rajoy per comprare titoli di stato. Ma Bruxelles dice no alla boccata d'ossigeno: quei soldi devono essere utilizzati solo per le banche: "Non c'è nessun legame tra l'assistenza delle banche in Spagna e altri tipi di assistenza finanziaria, gli aiuti si possono usare solo a questo scopo, non per altro", sono le parole di Simon O' Connor, portavoce della Commissione Ue.  

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