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Siluro Confindustria a MontiSenza Iva Pil 2013 a +0,2%

Squinzi avverte il governo: "Se imposta resta com'è, crescita dei consumi delle famiglie dello 0,67% e degli investimenti dello 0,51%"

Matteo Legnani
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Si dice "mettere il dito nella piaga". E' quel che il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi ha preso gusto a fare con le politiche economiche del governo Monti. Qualche giorno fa il numero uno degli industriali italiani aveva definito la spending review varata dal governo "macelleria sociale", incassando gli applausi della segretaria della Cgil Susanna Camusso e il "rimprovero del presidente del Consiglio ("Cos' fa solo il gioco di alzare lo spread"). Ieri ha "sparato" che nel 2012 il prodotto interno lordo calerà del 2,4%, dicendo di non intravvedere segnali di miglioramento dell'economia italiana nel secondo semestre. Oggi è rimasto in tema, ma ha spostato il cannocchiale sul prossimo anno e prendendo di mira un altro tra i provvedimenti più odiati dell'esecutivo tecnico: l'aumento dell'Iva (previsto per il mese di luglio 2013): "Il mancato aumento dell'Iva nel prossimo anno comporterà un aumento del Pil dello 0,24%, una crescita dei consumi delle famiglie dello 0,67% e una crescita degli investimenti dello 0,51%" ha detto Squinzi.

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